GUERRA RUSSIA-UCRAINA PIÙ VICINA?

Ora la guerra tra Russia e Ucraina sembra essere terribilmente più vicina: l’escalation delle sole ultime 24 ore suggeriscono una riflessione molto ponderata su quali prossime mosse dovranno intraprendere i principali protagonisti dell’ennesimo conflitto a “distanza” tra Mosca e Washington.



100 mila soldati russi sono stati schierati ai confini dell’Ucraina, con la NATO che lanciato l’allarme sulla possibile imminente invasione: le forze atlantiche hanno dato via libera alle repubbliche baltiche (Lituania, Lettonia, Estonia) di trasferire missile e armi americane in Ucraina, di contro l’esercito di Mosca e dei vari mercenari a sostegno si starebbe esercitando alle incursioni. Il Cremlino continua a negare ogni offensiva, ma chiede che Usa e NATO si allontanino dall’Ucraina e dal Kazakistan (altro fronte caldissimo in queste ultimissime ore). In questa situazione è giunta la conferenza stampa per il bilancio di primo anno alla Casa Bianca del Presidente Usa Joe Biden e qui la situazione è forse definitivamente “degenerata”. Motivo?



COSA HA DETTO BIDEN (E COME È STATO “CORRETTO” DALLA CASA BIANCA)

Ecco le dichiarazioni del Presidente americano che hanno fatto scattare un immediato allarme nell’alleata Ucraina: «Potrebbe esserci una piccola incursione e noi ci troveremmo a combattere tra ciò che va fatto e ciò che non va fatto». Rispetto alla difesa tout-court sempre manifestata negli scorsi mesi, a Kiev queste parole di Biden sono risuonate come una sorta di “luce verde” per la Russia e per Putin, in quanto la risposta americana a livello militare potrebbe non essere automatica qualora l’invasione fosse “piccola”, ovvero senza spargimenti di sangue. È vero che poco prima Biden aveva detto ancora in conferenza stampa, «Putin non ha mai visto le sanzioni che ho promesso io se si muoverà. Non credo che lui sia nelle condizioni migliori per dominare il mondo». Poi però l’ammissione fatta sulla “piccola incursione”, come se fosse qualcosa di diverso a livello pratico da una invasione vera e propria, ha fatto preoccupare non poco Zelensky. Vista la potenziale “gaffe” internazionale, la Casa Bianca ha provato a correre subito ai ripari “correggendo” il proprio stesso Presidente: «Se qualche forza militare russa si muove attraverso il confine ucraino, si tratta di una rinnovata invasione e sarà accolta con una risposta rapida, severa e unita da parte degli Stati Uniti e dei nostri alleati», ha affermato l’addetto stampa della Casa Bianca Jen Psaki.



UCRAINA SOTTO CHOC PER PAROLE USA

Il danno però in parte era ormai fatto, tanto che a Kiev le parole del Presidente Biden sono risuonato come un tradimento dell’alleanza sempre ribadita negli ultimi tempi: «sbalordimento per il fatto che il presidente americano abbia operato una distinzione “tra incursione e invasione” del paese da parte di Mosca, suggerendo che un’incursione minore non avrebbe innescato sanzioni. Questo dà il via libera a Putin per entrare in Ucraina a suo piacimento». A parlare sono le fonti dell’Ucraina alle agenzia Usa, concludendo «Kiev è sbalordita». La Casa Bianca ha poi nuovamente corretto il “tiro” spiegando come «Il presidente Biden è stato chiaro con quello russo: se qualsiasi forza militare russa si muoverà attraverso il confine dell’Ucraina sarà un’invasione alla quale ci sarà una risposta dura e unitaria dagli Stati Uniti e dai loro alleati». Non solo, da ultimo l’amministrazione americana ha concluso «Il presidente Usa sa inoltre che i russi hanno un copione ampio di aggressioni, inclusi i cyberattacchi e le tattiche paramilitari, e ha affermato che a queste azioni ci sarà una risposta decisa». Il segretario di Stato Usa Blinken – atterrato ieri a Kiev – si era detto molto preoccupato per la possibile imminente offensiva russa in confini ucraini, tanto che solo ieri il Presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky aveva detto pubblicamente,«ringrazio lei personalmente, il presidente Biden e l’amministrazione statunitense per il per il sostegno, per l’assistenza militare all’Ucraina e per aver aumentato questa assistenza». Poi le parole di Biden hanno cambiato molto, forse tutto: saranno le prossime ore a dire alla comunità internazionale se quanto detto dal Presidente Usa fosse una “semplice” gaffe o fosse un tentativo di lanciare una “sponda” alle mire di Putin (dare un segnale di forza a livello propagandistico in patria senza però alcun spargimento di sangue) per evitare una guerra su ampia scala.