L’Ucraina non vuole più Zelensky: a vincere le elezioni (che però non ci saranno) sarebbe Zaluzhny, ex capo di Stato maggiore recentemente nominato ambasciatore a Londra. Non sembra casuale la scelta di allontanare il rivale, soprattutto alla luce del sondaggio condotto dall’agenzia Socis e commissionato dal sito tsenzor.net. C’è, infatti, chi ritiene che la nomina del generale sia un modo per tenere lontano l’uomo al momento più popolare, l’unico che Zelensky teme per la sua leadership in Ucraina. Per ora, però, resta tranquillo, perché le elezioni sono sospese a causa della guerra in corso. Ma non può non tener conto del fatto che, nell’ipotesi in cui venissero indette, Zaluzhny lo sbaraglierebbe. I dati sono inequivocabili: alle eventuali elezioni presidenziali, il rivale del presidente ucraino otterrebbe il 41% contro il 23,7% dell’attuale capo di Stato. In un ballottaggio, la vittoria di Zaluzhny sarebbe larga: 67,5% contro il 32% di Zelensky.



Le briciole agli altri ipotetici candidati: 6,4% per l’ex leader ucraino Poroshenko, 5,6% per l’ex presidente della Verkhovna Rada, Razumkov. Il sondaggio è stato realizzato tra il 22 febbraio scorso e l’1 marzo, ed è stato pubblicato il 5 marzo. I circa 3mila intervistati – di diverse fasce d’età, genere e condizione sociale – sono stati sottoposti anche a un quesito riguardante un possibile voto in Parlamento, la Verkhovnaja Rada. Ipotizzando le fazioni politiche in “blocchi”, il 46,4% degli ucraini voterebbe per quello di Zaluzhny, il 21,1% quello di Zelensky, il 7,5% per il “blocco” Poroshenko, il 7% per quello Prytula, infine il 6,8% per il “blok Razumkov“.



UCRAINA BOCCIA ZELENSKY, MA ORA NON E’ IL MOMENTO DI ELEZIONI

Il sondaggio mostra, dunque, un crollo verticale per Zelensky, considerando anche il fatto che nel 2019, quando vinse alle elezioni presidenziali contro Poroshenko, ottenne il 74% dei voti. Bisogna anche considerare che l’Istituto internazionale di sociologia di Kiev (Kmis) meno di un mese fa aveva attestato un calo del 13% nella popolarità di Zelensky dopo l’allontanamento di Zaluzhny. Al momento la debacle è scongiurata, ma la legge marziale introdotta dal presidente dopo lo scoppio della guerra con la Russia, con conseguente sospensione delle elezioni, sia presidenziali sia parlamentari, scadrà il 13 maggio.



La Corte Costituzionale il 20 maggio dovrebbe poi discutere la legittimità del mandato dell’attuale presidente, ma al momento non è chiaro se dall’ufficio del presidente o del parlamento sia arrivata una richiesta in tal senso. I tempi per una decisione, comunque, sarebbero lunghi. Gli ucraini stessi ritengono che non sia il momento giusto per le elezioni. Il sondaggio mostra che la maggior parte di loro, il 59,7%, ritiene che indirle ora sarebbe sbagliato. Solo il 24,2% vorrebbe in questo momento le elezioni in Ucraina. Una cosa è certa: la leadership di Zelensky è meno solida e il suo incubo resta Zaluzhny, in particolare le sue possibili ambizioni politiche.