In tutto il mondo sempre più persone fanno uso di sostanze illegali che creano dipendenza. In particolare, sono in aumento le droghe sintetiche. Belgio, Olanda, Germania, Repubblica Ceca e Slovacchia sono tra i Paesi europei in cui i criminali allestiscono le cosiddette “cucine della droga“. Ma dall’ultimo rapporto dell’Ufficio delle Nazioni Unite contro la droga e il crimine (UNODC) di Vienna emerge un dato particolare sui laboratori della droga. L’ufficio dell’Onu sta, infatti, monitorando con attenzione la situazione in Ucraina, dove nell’anno precedente l’inizio della guerra sono stati chiusi 79 laboratori di anfetamine, il numero più alto al mondo.
Dopo l’invasione della Russia, il numero di sequestri di droghe sintetiche in Ucraina è aumentato, così come il mercato di tali sostanze nei Paesi vicini. «Questo è un pericolo che vediamo come risultato della guerra», commenta Angela Me, capo analista dell’UNODC. La nuova frontiera è quella delle droghe sintetiche, perché sono economiche e facili da produrre, infatti stanno cambiando il commercio di stupefacenti illegali a livello mondiale.
CONSUMO DI DROGA IN COSTANTE AUMENTO
A livello globale, circa 296 milioni di persone hanno fatto uso di tutti i tipi di droghe nel 2021, che è l’anno preso in considerazione dall’intero rapporto dell’Onu. Si registra un aumento del 23% rispetto al decennio precedente. Il numero di persone che soffrono di disturbi da uso di droghe è salito a 39,5 milioni, con un aumento del 45% in un decennio. La cannabis è considerata la sostanza che crea dipendenza più diffusa, con 219 milioni di consumatori in tutto il mondo (il 70% sono uomini). In generale, il dominio degli stupefacenti sintetici sta aumentando in tutto il mondo.
Rispetto alle droghe “vegetali” che creano dipendenza, sono necessarie “solo” sostanze chimiche che richiedono poco spazio, provocano poco scalpore e sono facilmente reperibili. La produzione comporta costi minori, meno sforzi e meno rischi di essere scoperti. Se un laboratorio viene scoperto, può essere facilmente aperto altrove. I criminali operano in modo molto flessibile e, oltre alla darknet, utilizzano sempre più spesso i social media per il traffico di droga.