La rapida ritirata dei soldati russi non apre solo nuovi scenari sulla guerra in Ucraina. Ci sono docenti russi arrestati perché hanno insegnato secondo il programma scolastico russo, ma è anche in atto una fuga di cittadini ucraini filorussi. Lo conferma un rapporto della Direzione dell’intelligence del Ministero della Difesa ucraino che, come riportato da Ukrinform, evidenzia che i rappresentanti delle autorità di occupazione russa stanno evacuando con urgenza le loro famiglie dalla Crimea temporaneamente occupata e dall’Ucraina meridionale. “Il successo della controffensiva costringe le autorità della Crimea occupata e del Sud a trasferire urgentemente le loro famiglie in Russia“. Il report rivela che i rappresentanti dell’amministrazione, i dipendenti del servizio di sicurezza federale e i comandanti di alcune unità militari stanno provando a vendere segretamente le loro case.
A Kherson, invece, gli ufficiali di polizia locale nominati dai russi stanno presentando dimissioni di massa. A testimoniare il clima incandescente all’interno della stessa popolazione ucraina anche il fatto che sui social si susseguano segnalazioni da parte di alcuni cittadini ucraini di concittadini filorussi, definiti “traditori”. Fanno nome e cognome, allegano foto e, ad esempio, scrivono: “Vive nel villaggio di Chervona Khvylia. Ha collaborato con gli orchi, riparando il loro equipaggiamento militare“. Un altro segnala: “XXX – ex preside della scuola di Vilchansk (ora liceo), insegnante di matematica. Traditore, ha collaborato con gli occupanti e ha fatto propaganda per il “mondo russo”, ha appeso uno straccio russo nella classe di matematica e ha invocato la Russia“.
UCRAINI CONTRO UCRAINI A KHERSON
Una sorta di caccia alle streghe, dunque, è in corso in Ucraina. Lo conferma anche una testimonianza raccolta da The Christian Science Monitor: “Abbiamo ucciso alcuni collaboratori locali che hanno fatto cose molto brutte“. Si tratta di una persona che si occupa di raccogliere informazioni sui movimenti dei russi per facilitare attacchi di precisione. Mentre le truppe ucraine avanzano, i residenti “capiscono che il prezzo della liberazione di Kherson sarà enorme“. Lo racconta una ragazza, spiegando alla stessa testata di essere quasi certa di lasciare la città “perché è tutto un forte trauma psicologico“. A Kherson ci sono molti filorussi che temono per la propria vita: “Non potrò più camminare per le strade e vedere tutti i collaboratori che conosco di vista. La mia preoccupazione come residente della città non è come cacciare i militari russi da questa città; è come scacciare il marcio che si è insediato qui”. E ha concluso: “Le persone che aspettavano la Russia sono in modalità panico, per usare un eufemismo“.