Perché il porto di Odessa non è mai stato bombardato dalla marina militare russa? Nelle prime settimane di guerra, l’esercito di Mosca poteva colpirlo facilmente: eppure, come sottolinea Il Sole 24 Ore, pare che non lo abbia fatto in quanto proprio lì erano ormeggiate navi cariche di beni alimentari acquistati dalla Cina. I russi, dunque, non avrebbero osato affondarle. I rapporti tra il Cremlino e Pechino, sono sempre stati preservati dall’inizio del conflitto: dunque sono state evitate tutte le azioni capaci di avere ricadute negative sulle relazioni con la Cina, che dal canto suo ha limitato l’efficacia delle sanzioni internazionali.
L’Ucraina non ha mai risparmiato critiche a chi ha mantenuto i rapporti con la Russia, ma con Pechino si è sempre mostrata paziente, mostrando un atteggiamento di apertura, probabilmente perché non può fare a meno del Paese asiatico per ragioni economiche, politiche e diplomatiche. La relazioni commerciali tra i due Paesi sono cresciute in maniera importante nel 2013, fino ad arrivare ad un commento bilaterale di quasi 19 miliardi di dollari nel 2021.
I rapporti tra Pechino e Kiev proseguono
La guerra ha fatto sentire il suo peso sulle relazioni commerciali tra Ucraina e Cina, con drastiche riduzioni degli scambi. Pechino è il partner principale commerciale dell’Ucraina, con una media di poco più di 1 miliardo di dollari al mese nel primo trimestre, più della Polonia, Turchia e Romania. Addirittura, il 15 ottobre del 2020, il Servizio statale ucraino per le comunicazioni speciali e la protezione delle informazioni ha firmato un accordo con Huawei nel campo della sicurezza e della Difesa informatica. Nello stesso anno, è stato firmato un accordo per rafforzare la cooperazione in settori come il finanziamento e la costruzione di infrastrutture.
Importante convergenza tra i due Paesi anche nel settore della Difesa. Dal 2016 al 2020, l’Ucraina è stato il terzo fornitore di armi della Cina dopo Russia e Francia. Nonostante la vicinanza di Pechino a Putin, dunque, Kiev sa bene che non può rompere così i rapporti economici e politici con il Gigante asiatico: la guerra, infatti, prima o poi terminerà. In un documento di posizione, la Cina è stata chiara: è pronta a fornire assistenza per svolgere un ruolo nella ricostruzione post bellica.