L’attentato che ha tolto la vita a Darya Dugina, figlia del filosofo e ideologo di Putin, ha sconvolto non solo la Russia ma anche l’opinione del mondo occidentale. A pagare, infatti, la giovane giornalista, figlia di uno degli uomini più influenti vicini a Putin. Dell’omicidio di Darya Dugina ha parlato anche Papa Francesco nel corso dell’udienza generale, dopo aver pregato per gli innocenti deceduti nel corso della guerra in Ucraina. Il Pontefice ha dichiarato: “Penso ad una povera ragazza volata in aria per una bomba che era sotto il sedile della macchina a Mosca. Gli innocenti pagano la guerra”.



Il ministero degli Esteri di Kiev, dopo aver ascoltato le parole del Papa sulla morte di Dugina, ha convocato il nunzio apostolico in Ucraina, monsignor Visvaldas Kulbokas. A renderlo noto è stato proprio il ministro degli Esteri ucraino Dmitro Kuleba, come riporta Ukrinform. “Abbiamo studiato attentamente la citazione completa di Papa Francesco e abbiamo deciso di convocare il Nunzio Apostolico per esprimere il disappunto dell’Ucraina” ha affermato il Ministro, spiegando che presto verrà diffusa una dichiarazione ufficiale dell’Ucraina per commentare le parole di Papa Francesco.



Come è morta Darya Dugina

Darya Dugina, giornalista appena trentenne e figlia del filosofo e ideologo russo, è morta nei pressi del villaggio di Bolshiye Vyazemy, vicino a Mosca, mentre stava tornando a casa dopo aver partecipato al festival culturale “Tradizioni” insieme al padre. Sull’auto, secondo fonti varie, avrebbe dovuto esserci proprio Dugin, che invece avrebbe deciso di viaggiare su un altro mezzo. Possibile che l’obiettivo fosse proprio lui. Secondo la Russia, ad uccidere la giornalista sarebbe stata proprio una donna ucraina.

Si tratterebbe di Natalya Vovk: sarebbe lei la donna che, secondo l’FSB (i servizi segreti russi), sarebbe l’autrice materiale dell’attentato che ha ucciso Darya Dugina. La donna sarebbe stata incastrata da alcune prove, ossia dei video, che però secondo alcuni risultano essere sommarie e incongruenti. Secondo la ricostruzione dei servizi segreti russi, la donna sarebbe in Russia da luglio. Le ultime tracce riguardano lei che varca il confine con l’Estonia. Il battaglione Azov, al quale l’ucraina è accusata di appartenere, ha smentito qualsiasi legame con la donna e con l’uccisione di Dugina.