Luigi Di Maio è stato ospite ieri sera del programma di Rai Tre, Che Tempo Che Fa, e nell’occasione ha parlato, come del resto era plausibile, della guerra in Ucraina, l’invasione per mano dell’esercito della Russia. “Questa guerra ha un nome e un cognome: Vladimir Putin”, le parole in diretta tv del ministro degli esteri italiano. “C’è una società civile russa – ha proseguito il grillino – che sta protestando nelle piazze dove è vietato, anche facendosi manganellare, a sostegno dei fratelli ucraini. L’Ucraina è Europa – ha continuato – i giovani di Kiev sono come i giovani di Parigi, di Berlino, di Roma. E oggi rispetto all’atteggiamento non democratico e inaccettabile di Putin, c’è una resistenza europea, quella resistenza sta combattendo nelle strade di Kiev”. Secondo Di Maio è necessario fermare Putin altrimenti la prossima guerra potrebbe essere ancora più vicina a casa: “Se non fermiamo Putin con la diplomazia, ma anche con le sanzioni, il prossimo Paese potrebbe essere un altro Paese dell’Europa”.



Sui negoziati che si terranno stamane in Bielorussia: “Io auspico con tutto il cuore che i dialoghi che cominciano domani possano essere risolutivi, sono molto importanti. Ma dobbiamo essere chiari: il dialogo e i negoziati ci sono se sono leali e reali. Se Putin dice a Zelensky che deve venire al tavolo da dimissionario cedendo un pezzo di Ucraina e ritirando i soldati queste sono provocazioni non negoziati. I cittadini ucraini hanno il diritto a diventare cittadini europei, ad entrare nell’Ue o nella Nato democraticamente, non devono avere paura dei carri armati”. Secondo Di Maio, Putin aveva programmato di prendere l’Ucraina in due giorni: “Questo non sta succedendo per la resistenza degli uomini di Zelensky e di tutta la popolazione. Nessuno ha aggredito Putin, è lui l’aggressore. Putin ha fatto male i conti. – ha ribadito – ensava che Zelensky facesse come Ghali in Afghanistan e scappasse in elicottero. Invece è rimasto lì con il suo popolo e lo sta motivando a resistere e a difendere la sua terra”.



DI MAIO: “INIMMAGINABILE PENSARE DI RIPRISTINARE LE RELAZIONI CON LA RUSSIA”

Una guerra che in ogni caso lascerà pesanti strascichi per quanto riguarda la situazione politica internazionale: “E’ inimmaginabile pensare a ripristinare le relazioni con la Russia. Tutti i leader occidentali hanno provato a negoziare con Putin, io stesso sono andato da Lavrov. Quando ha deciso di invadere l’Ucraina l’ha fatto non perché sono falliti i negoziati ma perché era terminata la tregua olimpica, altrimenti l’avrebbe fatto anche prima. Un leader che prende in giro tutti gli altri, perde qualsiasi credibilità internazionale”.



Si è parlato anche di Cina, l’unica grande potenza che sembrerebbe essersi alleata con la Russia: “Quando abbiamo sostenuto la condanna della Russia per questo atto unilaterale ingiustificato, la Russia ha votato contro, la Cina si è astenuta”. Credo, ha aggiunto, “che il comportamento della Cina non sarà come si aspettava Putin”. Il mondo occidentale sta colpendo la Russia con le sanzioni: “L’alternativa alle sanzioni – Di Maio fa eco a Biden – è la Terza guerra mondiale, che nessuno auspica. Sono azioni che vanno a intaccare una non democrazia che, come sappiamo, si basa sulla potenza economica e militare e queste ‘democrature’ si reggono in piedi finche’ le cose vanno bene economicamente”.