L’Ucraina è pronta a scatenare un esercito di sottomarini robot esplosivi contro la marina russa. Come rivela il Daily Star, si tratta del Toloka TLK-150, che nasce da una nuova partnership militare-civile chiamata Brave1. Si tratta del primo drone da combattimento subacqueo progettato e costruito interamente in Ucraina.



L’azienda che ha dato vita alla parternship civile-militare si è rifiutata di fornire molti dettagli al Telegraph sul nuovo mezzo ma gli analisti hanno parlato di “evoluzione naturale dei droni marittimi ucraini”, aggiungendo che la Russia ora deve affrontare un “nuovo problema”. Il drone, che è lungo circa 8 piedi, scivola sotto la superficie dell’acqua, rendendolo più difficile da individuare, intercettare e affrontare.



Come funziona il TLK-150

H.I. Sutton, uno degli analisi, ha affermato al Daily Mail che l’Ucraina si trova ora sull’orlo della guerra navale con i droni, aggiungendo che probabilmente darà alle sue forze un vantaggio sulla Russia. Il TLK-150 ha un design non convenzionale con stabilizzatori più grandi rispetto ad altri UUV e spazi propulsori molto più ampi. L’arma integra le ormai famose navi di superficie senza equipaggio (USV) che già minacciano la marina russa. Il TLK-150 è un drone piuttosto piccolo, lungo solo 2,5 metri: ha due propulsori montati su piccoli stabilizzatori simili ad ali e una grande chiglia.



Mentre l’Ucraina sviluppa droni subacquei, si continua a litigare sull’invio di potenti armi da guerra all’Ucraina come jet. Gli Stati Uniti sono riluttanti, mentre in Europa Paesi come la Gran Bretagna e Olanda spingono per fornire i jet F-16 a Kiev. Infatti, l’amministrazione Biden, che deve approvare qualsiasi trasferimento di aerei di fabbricazione americana, non è convinta che l’Ucraina abbia davvero bisogno di questi aerei.