Cristina Giuliano, giornalista di Askanews, si è resa protagonista di un’analisi interessante legata alla guerra in essere tra Russia e Ucraina e che coinvolge la Fede. Ai microfoni della trasmissione di Rete 4 “Quarta Repubblica”, condotta da Nicola Porro e andata in onda nella serata di lunedì 7 marzo 2022, basandosi anche sull’esperienza maturata sul campo (è stata in passato inviata nell’Est Europa, ndr), Giuliano ha sottolineato quanto segue: “C’è una componente che unisce il popolo russo e il popolo ucraino, che è la Fede, mortificata e nascosta durante il periodo sovietico”.



La giornalista ha evidenziato che “al posto della cattedrale del Cristo Salvatore c’erano dei piani che prevedevano di costruire un grande palazzo con in cima una statua di Lenin, poi tutto tramontò e venne realizzata una piscina. Tuttavia, non ci si poteva andare a farsi il bagno, perché le nonne dicevano ai loro nipoti di evitare di recarvisi, in quanto dentro quell’acqua c’era il diavolo”.



CRISTINA GIULIANO: “FEDE DOVREBBE UNIRE UMANAMENTE RUSSIA E UCRAINA”

Nel prosieguo della sua apparizione a “Quarta Repubblica”, Cristina Giuliano ha aggiunto che questa componente di Fede presente tanto in Russia quanto nell’adiacente Ucraina “dovrebbe essere motivo di unità, ma non di unità tra due Stati, bensì di unità umana. Purtroppo, invece, noi stiamo assistendo a una guerra che non è semplicemente fratricida, ma è uno contro se stesso”.

Le immagini che giungono dalla porzione più orientale del Vecchio Continente, effettivamente, restituiscono scenari raccapriccianti, difficili (se non impossibili) da commentare e inaccettabili. A maggior ragione, per via di un dettaglio ulteriore, fatto notare ancora una volta dalla collega di Askanews: “Molto spesso nei video che vediamo si sente parlare russo, non soltanto ucraino. Questo rimarca come ci siano radici comuni e che quello che stiamo vivendo è peggio di un orrore, è peggio di una guerra civile”.