Si è concluso l’incontro a Istanbul tra le delegazioni militari di Ucraina, Russia e Turchia con i rappresentanti dell’Onu sulla crisi del grano e la possibilità di corridoi nel mar Nero per permettere l’esportazione del grano dai porti ucraini. Lo ha reso noto il ministero della Difesa turco, mentre il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba in un’intervista a El Pais nelle scorse ore ha fatto sapere che l’accordo è vicino. «Siamo nella fase finale e ora tutto dipende da Mosca, se lo vogliono davvero, le esportazioni di grano inizieranno presto. L’Ucraina è pronta ad esportare i suoi cereali sul mercato internazionale».



Il portavoce del ministero della Difesa russo, Igor Konashenkov, citato dai media russi, ha fatto sapere che la delegazione russa, che include anche rappresentanti del ministero della Difesa, ha proposto una soluzione per sbloccare l’export di prodotti agricoli. Si tratta di «un pacchetto di proposte per una soluzione pratica più rapida possibile di questo problema», su cui però non ha fornito ulteriori dettagli. Oltre 20 milioni di tonnellate di grano ucraino sono bloccate in silos nel porto di Odessa, sul Mar Nero, e dozzine di navi sono bloccate a causa del blocco della Russia.



LE ANTICIPAZIONI SULLA BOZZA DELL’ACCORDO SUL GRANO

Ucraina e Russia sono i principali fornitori mondiali di grano. La Russia è anche un grande esportatore di fertilizzati, mentre l’Ucraina è un produttore importante di olio di mais e girasole. Di conseguenza, un accordo per lo sblocco delle esportazioni è vitale per la sicurezza alimentare globale, in particolare per i paesi in via di sviluppo, oltre che per stabilizzare i mercati. Stando a quanto riportato da Reuters, il piano prevede che la Russia accetti una tregua mentre le navi si muovono e affida alla Turchia il compito di ispezionare le navi per placare i tumori russi che possano essere usate anche per il contrabbando di armi.



Pyotr Ilyichev, capo del dipartimento delle organizzazioni internazionali del ministero degli Esteri russo, citato dall’agenzia di stampa russa Interfax, aveva dichiarato che la Russia voleva controllare e ispezionare personalmente le navi, ma pare si sia raggiunto un compromesso grazie alla Turchia. Invece una fonte diplomatica anonima, citata dall’agenzia di stampa russa RIA Novosti, ha spiegato che la Russia vorrebbe la rimozione degli «ostacoli alle esportazioni» causati dalle sanzioni occidentali, citando i settori «dell’assicurazione marittima, della logistica, dei servizi di trasporto e delle operazioni bancarie».