In Ucraina sembra essere in corso una particolare battaglia che vede il governo di Kiev fronteggiarsi con la Chiesa ortodossa. Ne parla il quotidiano francese Le Croix, raccontando che in ballo c’è anche il più importante sito religioso del paese, ovvero il complesso monastico delle Grotte, sito proprio nella capitale. La questione ruoterebbe tutta attorno all’appoggio storico degli ortodossi al Patriarcato di Mosca, ovvero il nome attorno a cui si raccolgono gli ortodossi russi.
La giornata di oggi, 29 marzo, inoltre, rappresenta una sorta di punto di nono ritorno, perché scade l’ingiunzione emessa dal governo dell’Ucraina sugli ortodossi che risiedono nel sito delle Grotte di Kiev. L’ordine è chiaro, entro oggi circa 500 monaci e studiosi che risiedono e lavorano nel sito, oltre allo stesso leader del culto, dovranno tassativamente andarsene. La cacciata degli ortodossi è solamente il climax della battaglia tra il governo e il culto, vicino alla Russia, e il quotidiano francese racconta che, per esempio, da settimane la polizia dell’Ucraina controlla tutti gli ingressi e le uscite del sito religioso, per la paura che i monaci possano cercare di trafugare qualche reliquia sacra.
L’Ucraina pensa di vietare il culto ortodosso
Inoltre, dietro alla questione della cacciata degli ortodossi in Ucraina, dei quali ovviamente non si sa la fine che faranno, ci sarebbero anche alcune leggi emesse nel corso dell’ultimo periodo dal parlamento di Kiev che, secondo Taras Antochevsky, caporedattore di Risu (media specializzato in religione), citato dal quotidiano francese, “mirano a un divieto totale della Chiesa ortodossa” vicina alla sua controparte russa, che sostiene Mosca e l’invasione.
Da tempo, racconta ancora Le Croix, il governo dell’Ucraina si era preparato a questa azione, fondando un suo culto per raccogliere gli ortodossi del paese che nel 2019 ha ricevuto la benedizione del Patriarcato ecumenico di Costantinopoli (pari del Papato cattolico). Dietro alla rivalità non è mai stato nascosto che ci fossero le posizioni filo russe del credo che risponde, appunto, al Patriarcato di Mosca, ma l’invasione dell’Ucraina è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Di contro, il patriarca del culto ucraino, Onuphre, aveva condannato fermamente la guerra e l’invasione della Russia, invitando i fedeli a sostenere l’esercito di Kiev.