UCRAINA AVANZA NEL KURSK CON ARMI NATO: LE “PROVE” NEI DOCUMENTI DI MOSCA
Mentre l’Ucraina annuncia di aver distrutto il terzo e ultimo ponte sopra il fiume Seym che permetteva il rifornimento della Russia alle truppe di difesa dislocate nella regione del Kursk a Glushkovsky, Mosca prosegue nell’avanzata nel Donetsk ma soprattutto accusa Kiev di star utilizzando armi della NATO per la contro-offensiva in territorio russo. All’accusa iniziale lanciata dal Presidente Putin e dalle fonti dirette del Cremlino, oggi sono i documenti mostrati dall’esercito di Mosca a “confermare” la teoria che vede l’Occidente tutt’altro che esterno all’attacco mosso dall’Ucraina nel Kursk.
Stando a quanto riportano i documenti ottenuti dall’810ª Brigata dei Marines delle forze armate russe – citate da “Sputnik” – l’Ucraina avrebbe impiegato «equipaggiamenti militari ricevuti di recente dagli stati membri della NATO nel suo recente attacco alla regione di confine russa di Kursk». Nello specifico, i documenti in mano a Mosca (che ovviamente andranno verificati appieno, ndr) riportano come l’82esima Air Assault Brigade di Kiev avrebbe utilizzato un veicolo blindato Roshel Senator durante i primi giorni dell’offensiva nell’ovest della Russia. Tale veicolo militare è stato recentemente immatricolato (a fine luglio) e inviato in Ucraina per gli accordi sulle armi siglati dalla NATO negli scorsi mesi.
“LA NATO HA AIUTATO KIEV NEL KURSK”: L’ACCUSA DI PUTIN CONTRO L’OCCIDENTE
L’indicazione netta data dall’Occidente in sede di accordi con Kiev è che l’Ucraina avrebbe dovuto usare armi e strumenti militari solo per attività di difesa e mai in territorio russo: l’attacco nel Kursk ha stravolto tutto e ora anche nella NATO la ferma condanna sugli impegni del Governo Zelensky restano voci isolate (Italia, Francia e pochi altri hanno fatto notare l’incoerenza dell’Ucraina nel rispetto dei patti). Ancora una fonte interna dell’esercito russo a “Sputnik” fa sapere come dopo una battaglia prima di Ferragosto, l’esercito di Mosca ha «completamente distrutto un gruppo mobile delle forze armate dell’Ucraina, che si muoveva in un convoglio attraverso la regione di Kursk a bordo di veicoli blindati dei paesi della NATO».
I veicoli usati e distrutti sarebbero stati due blindati Usa Hummer, vari veicoli provenienti dal Canada e un veicolo pesante prodotto comunque negli Stati Uniti. I medesimi documenti dimostrerebbero che l’esercito inviato dall’Ucraina avrebbe già utilizzato i veicoli NATO nei combattimenti del 7 agosto scorso: «L’operazione nella regione di Kursk è stata pianificata con l’aiuto della Nato e dei servizi speciali occidentali», questa l’accusa mossa solo pochi giorni fa dal presidente del Consiglio marittimo russo e assistente presidenziale, Nikolai Patrushev. Secondo l’analista di Putin, l’Ucraina non avrebbe disatteso gli accordi in quanto tutto era coordinato con Biden e gli altri leader occidentali, «Gli Stati Uniti continuano a dire una cosa, ma fanno il contrario. Kiev non avrebbe rischiato di entrare in territorio russo senza la sua partecipazione e il suo immediato sostegno». Un’ulteriore riconferma di quanto già il Cremlino aveva sganciato come accusa gravissima contro la NATO lo scorso 12 agosto parlando con il consiglio di guerra a Mosca: «l’Occidente muove guerra alla Russia per mano ucraina», erano state le nete parole di condanna del Presidente Vladimir Putin.