L’Ucraina vuole entrare a fare parte dell’Ue entro i prossimi due anni, ma ovviamente sarà necessario attendere la fine della guerra non solo. Le misure rivoluzionarie da apportare nel Paese, distrutto dall’invasione della Russia, sono tante. Sia a livello politico sia a livello economico. A parlare di quello che sarà il processo verso l’adesione al blocco europeo, nel corso di una intervista al The Times, è stata Beata Javorcik, capo economista presso la Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo.



“Il Paese di Volodymyr Zelenskyj non era un modello di Governo prima della guerra e avrebbe dovuto attuare profonde riforme per estirpare la corruzione e creare istituzioni democratiche indipendenti”, ha avvertito l’esperta. Con l’avvento del conflitto la situazione si è compromessa ulteriormente, dato che si sta registrando il peggiore collasso economico nella storia. “I tentativi globali di aiutare l’Ucraina a ricostruire la sua economia dopo la guerra devono andare di pari passo con le riforme politiche interne che mirano alla corruzione in settori come gli appalti pubblici, la magistratura e l’influenza politica degli oligarchi del paese”.



Ucraina, ingresso in Ue post guerra? Il Parere dell’economista Beata Javorcik

L’ingresso dell’Ucraina nell’Ue dopo la fine della guerra, dunque, non sarà possibile senza l’attuazione di politiche anti-corruzione e senza una ripresa economica. “L’adesione al blocco europeo non è necessaria per la ricostruzione, ma quando si guarda all’esperienza dei nuovi Stati membri, è evidente che tutte le loro riforme sono avvenute ben prima dell’adesione stessa. È nell’interesse del Paese usare il processo di inserimento per fare ciò che è necessario. I milioni di ucraini che sono passati attraverso paesi come la Polonia hanno visto cosa può fare l’adesione all’Ue. Quest’ultima si traduce in standard di vita molto più elevati entro una generazione”, ha evidenziato l’economista Beata Javorcik.



L’esponente della Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo è ottimista in merito alla possibilità di riuscita del processo. “Anche se il Governo sta combattendo la guerra, sta già introducendo alcune riforme. È un segnale forte, vuole combattere la corruzione. Dal punto di vista economico, l’Ucraina ha il potenziale per diventare il nuovo centro manifatturiero e produttivo d’Europa”.