«Se Usa e Russia preparano le armi, allora siamo in uno scenario di guerra mondiale». Il messaggio di Joe Biden arriva forte e chiaro: il rischio di arrivare ad un punto di non ritorno è sempre più vicino. Per questo oggi tramite i microfoni di NBC ha invitato con forza i cittadini americani che si trovano in Ucraina a lasciare «ora» il Paese. Il presidente degli Stati Uniti ha spiegato, infatti, che non invierà truppe per salvare gli americani nel caso in cui la Russia invadesse l’Ucraina. Un monito simile è stato lanciato anche dal Regno Unito. Ma anche Olanda, Giappone e Corea del Sud hanno diffuso tale appello. Mosca ha ripetutamente negato qualsiasi piano di invasione dell’Ucraina, d’altra parte ha ammassato oltre 100mila truppe vicino al confine e ha cominciato massicce esercitazioni militari con la vicina Bielorussia. «I cittadini americani dovrebbero andarsene ora. Abbiamo a che fare con uno dei più grandi eserciti del mondo. È una situazione molto diversa e le cose potrebbero peggiorare rapidamente», ha proseguito Biden.
Quando gli è stato chiesto se ci sia la possibilità di inviare truppe per salvare gli americani in fuga, il presidente Usa ha replicato: «Non c’è. Si tratta di una guerra mondiale quando gli americani e la Russia iniziano a spararsi l’un l’altro. Siamo in un mondo molto diverso da quello in cui siamo mai stati finora». I rapporti tra le due potenze sono ormai ai minimi storici. «Se Putin è così sciocco da procedere (con l’invasione dell’Ucraina, ndr), è abbastanza intelligente da non fare nulla che avrebbe un impatto negativo sui cittadini americani», ha rilanciato Joe Biden, spiegando che la sicurezza degli americani è una linea che non si può oltrepassare, concetto di cui Vladimir Putin è stato già messo al corrente dallo stesso presidente Usa.
CRISI UCRAINA-RUSSIA: ULTIMATUM E RISCHIO GOLPE
Per il segretario di Stato americano, Antony Blinken, «un’invasione potrebbe cominciare in qualsiasi momento e, per essere chiari, anche durante le Olimpiadi», che termineranno il 20 febbraio 2022. Nuove informazioni di intelligence, citate dalla Cnn, indicano che la Russia potrebbe lanciare un attacco all’Ucraina proprio prima della fine dei Giochi di Pechino. Tutti gli sforzi diplomatici hanno come obiettivo quello di disinnescare l’attuale crisi Ucraina-Russia, arrivata al culmine perché Mosca non intende accettare che l’ex repubblica sovietica, che ha profondi legami sociali e culturali con la Russia, possa un giorno allearsi con la Nato, anche se l’approvvigionamento di gas sarebbe in realtà il vero motivo del contendere.
Kiev dal canto suo ha lanciato il suo ultimatum alla Russia dopo l’inizio delle esercitazioni militari rosse vicino al confine: alla luce di quanto stabilito nel Documento di Vienna, sono state chieste «spiegazioni dettagliate delle sue attività militari nelle regioni adiacenti». Se non dovessero arrivare entro 48 ore, allora l’Ucraina si rivolgerà ai Paesi Osce per convocare una riunione straordinaria. Il rischio non è solo quello di un’invasione da parte della Russia, ma anche di un golpe interno guidato dai servizi segreti russi. Lo ha messo in conto Jens Stoltenberg, segretario generale della Nato, secondo cui non bisogna ipotizzare solo una «piena invasione militare», ma tener conto di possibili «azioni ibride», tra cui anche quelle «cibernetiche», o un tentativo di «ribaltare il governo di Kiev», visto l’alto numero di agenti dell’intelligence Russia in Ucraina.