L’Ucraina scende in campo in Siria a supporto dei ribelli jihadisti Hay’at Tahrir al-Sham che stanno combattendo contro l’esercito per conquistare altre città dopo aver già assediato Aleppo e Hama. Secondo quanto rivelato da alcuni filmati pubblicati sul web, in particolare sul social X, i soldati dell’unità speciale ucraina “White Wolf” sarebbero stati visti in prima linea nel condurre operazioni militari, non solo negli scontri diretti con le forze siriane filo iraniane, ma anche fornendo droni e sistemi di sicurezza in grado di aumentare la capacità offensiva dei gruppi terroristici che stanno spingendo il paese verso la guerra civile.



Lo ha rivelato l’emittente televisiva libanese Al Mayadeen, che ha pubblicato a supporto della notizia anche alcune immagini nelle quali i soldati ucraini sono impegnati in missioni di ricognizione con veicoli specializzati in grado di identificare gli obiettivi prima di colpire, che erano già stati utilizzati nel conflitto contro la Russia. Come ha sottolineato lo stesso canale di informazione, si tratta di mezzi dotati di tecnologie avanzate mai posseduti in precedenza dalle fazioni armate opposte al governo.



Ucraina in prima linea con i ribelli jihadisti in Siria, unità White Wolf a supporto dei combattimenti contro l’esercito

Ucraina in prima linea in Siria, le unità White Wolf combattono al fianco dei ribelli jihadisti sui fronti delle principali città assediate per contrastare le azioni di forza dell’esercito siriano. Le truppe dotate di sistemi di intelligence avanzate starebbero portando avanti operazioni militari e di ricognizione con cecchini, mezzi specializzati e droni senza pilota. Lo riferisce l’emittente tv araba Al Mayadeen, sottolineando che il gruppo armato considerato una organizzazione terroristica ha aumentato le capacità offensive proprio grazie al supporto dei servizi ucraini che in questo modo possono dimostrare di poter colpire obiettivi russi anche in altri territori.



La collaborazione dell’unità infatti era stata documentata anche da altre fonti di informazione che precedentemente avevano pubblicato filmati nei quali spiccavano i simboli dell’unità speciale tra le file dei miliziani jihadisti che stavano assediando la città di Aleppo. Anche l’agenzia russa Ria Novosti aveva confermato i continui rinforzi dall’estero per collaborare con i ribelli, pubblicando la notizia dell’eliminazione di numerosi terroristi che poi si sono rivelati mercenari non di nazionalità siriana.