L’Ucraina conduce una nuova offensiva a Kursk: secondo Zelensky sono stati distrutti due battaglioni di fanteria e paracadutisti
Dopo il primissimo attacco a sorpresa dello scorso agosto, in giornata sia l’Ucraina e la Russia hanno confermato una nuova offensiva a Kursk, la regione russa che – appunto – da agosto è al centro di un attacco da parte delle truppe di Kiev che dovrebbe servire (ma di questo non c’è mai stata nessuna conferma ufficiale) a Zelensky per avere una possibile moneta di scambio per le ipotetiche trattative con il Cremlino su di una pace in terra ucraina: l’esito dell’offensiva – come spesso accade in questi casi – è incerto, con Kiev che parla di un vero e proprio successo e Mosca che con un comunicato ha detto di averla fermamente respinta.
Partendo dal principio, la nuova offensiva a Kursk sembra essere – da fonti ucraine – scattata nel corso dello scorsa notte con almeno sei brigate di Kiev che si sono dirette verso la cittadina di Velike Soldatske e il villaggio di Berdin – entrambe nell’area di Suzhi -: dal conto suo il presidente ucraino ha dichiarato di aver distrutto un battaglione della fanteria nordcoreana (inviata da Pyongyang per sostenere le difese russe assieme ad altri 11mila soldati) e un altro di paracadutisti russi; ma non è chiaro quanto – ed eventualmente quale – territorio sia stato conquistato.
Dal conto russo – invece – un comunicato diramato da Mosca ha negato il successo dell’offensiva a Kursk e – senza smentire le perdite citata da Kiev – ha sottolineato che nelle ultime 24 ore sono stati uccisi in battaglia almeno 340 soldati ucraini, distrutti almeno quattro carri armati, tre veicoli della fanteria, sedici corazzati (quattro per il trasporto di soldati, dodici da combattimento), numerosi altri veicoli e cinque mortai; senza contare l’abbattimento – da parte della Russia – di un missile a lungo raggio lanciato dall’Ucraina, ma di fabbricazione statunitense.
Zelensky: “La Russia continua ad usare componenti militari di fabbricazione estera”
Nel frattempo che l’avanzata ucraina a Kursk sembra procedere più o meno spedita, per la prima volta è arrivata anche una conferma semi ufficiale su quanto territorio Kiev ha perso nel corso di questi lunghissimi anni di guerra: secondo una stima dell’Isw si tratterebbe di circa 4mila km di territorio nel corso nel solo ultimo anno, poi ridimensionati a 3mila 600 km dal blog militare Militarnyi che sottolinea anche che nel solo corso di novembre ne sono stati conquistati dai russi circa 610 con un ritmo di quasi una 20ina giornalieri.
Tornando alle parole di Zelensky, dopo aver citato il (presunto) successo dell’offensiva a Kursk, il presidente ha anche chiesto agli alleati di far rispettare con maggiore vigore le sanzioni imposte a Mosca dato che nel corso della notte in seguito a 103 attacchi da parte di droni kamikaze sono state trovate prove di almeno “8.755 componenti di fabbricazione estera” deliberatamente acquistate dalla Russia “quasi a livello globale”; senza contare – conclude Zelensky – che nell’ultima settimana gli attacchi di questo tipo sarebbero stati almeno 630 per un totale di “oltre 50.000 componenti sanzionati”.