L’esercito dell’Ucraina è a corto dei soldati e, secondo quanto rivelato dal Washington Post, il Governo ha deciso di fare ricorso ai detenuti per rimpolpare le truppe. La legge è stata adottata dal Parlamento a maggio scorso. In base alle indiscrezioni, sarebbero oltre 2.750 i criminali usciti dalle celle per armarsi. I reati per cui erano rinchiusi sono variegati: dallo spaccio agli omicidi. Gli ormai ex carcerati, nel dettaglio, andranno a combattere esclusivamente nelle brigate d’assalto composte al completo da questa categoria, sotto la guida di un soldato. È il ruolo più pericoloso, dato che possono ritrovarsi a combattere con gli avversari russi. 



La selezione dei criminali che possono unirsi all’esercito è tuttavia scrupolosa. Soltanto coloro che sono ritenuti idonei, infatti, possono diventare membri dell’esercito. L’età massima per aderire al programma è di 57 anni. È poi necessario che le condizioni di salute siano ottimali e il fisico adeguato. Infine, è necessario superare un esame psicologico. Non mancano anche i requisiti relativi alla fedina penale: coloro che hanno commesso più di un omicidio, atti di violenza sessuale e violazioni delle leggi sulla sicurezza nazionale, non vengono ammessi.



L’utilizzo dei detenuti per l’esercito da parte dell’Ucraina non è una novità

L’Ucraina non è il primo Paese che ricorre ai detenuti per ottemperare ad un esercito a corto di soldati. Anche in Russia questa pratica è diventata frequente, soprattutto successivamente all’invasione. È da capire se questo meccanismo funzionerà anche per Kiev, che sta soffrendo proprio per la mancanza di uomini. Al momento i 2.750 criminali messi sul campo non sono stati sufficienti a colmare le lacune, ma il programma è soltanto agli inizi. 

Anche perché ci sono ancora molti carcerati che vogliono aderire, con l’obiettivo di riscattarsi dopo i crimini commessi. La loro forza di volontà potrebbe fare la differenza al fronte. “La motivazione dei nostri detenuti è più forte di quella dei nostri soldati comuni. Il loro rilascio è solo una parte del motivo. Vogliono proteggere il loro Paese e vogliono voltare pagina”, ha spiegato il ministro della Giustizia Denys Maliuska. È per questa ragione che il Governo si aspetta di arruolare altre diverse migliaia di soldati di questo genere.