La guerra in Ucraina avanza spedita verso il suo primo, triste, anniversario, e le notizie che arrivano dal fronte, come spesso accade in questi casi, hanno talvolta dell’incredibile. L’ultima, in particolare, è una sorta di appello lanciato dalla compagnia Wagner, da poco entrata nella città di Bahmut. In una palazzina, racconta lo scrittore Nicolai Lilin in un articolo su Libero, i mercenari russi avrebbero rinvenuto diversi corpi tra i militari ucraini privati di testa, braccia, gambe o mani.



Di questa storia si sa ancora poco, ma l’avrebbero resa nota gli stessi militari della Wagner tramite foto e video registrati nella città in Ucraina. Nei documenti, pubblicati online e dai media, si vedono chiaramente i corpi di alcuni mercenari brutalmente mutilati, portando la comunità internazionale ad interrogarsi su quale sia la loro storia. Alcuni hanno subito supposto che si trattasse di agenti della CIA, impegnati segretamente tra la fila dell’Ucraina, per combattere contro l’invasore russo. Tuttavia, evidenzia ancora Lilin, se si trattasse di agenti segreti, tali anche dopo la morte, i loro compagni avrebbero dovuto privarli anche di documenti, telefoni cellulari e go pro, tutti oggetti che i soldati della Wagner hanno rinvenuto nelle loro tasche e mostrato nei video.



L’ipotesi sui mercenari mutilati in Ucraina: “Così possono incassare l’assicurazione”

La presenza di mercenari in Ucraina non è certamente segreta, tanto tra le fila di Putin, quanto tra quelle di Zelensky. Ciò che spinge i militari indipendenti ad impegnarsi nelle guerre altrui, sottolinea Lilin, è soprattutto il fattore economico, parlando di incassi che si aggirano attorno al 10mila euro al mese per i militari semplici, fino anche ai 30mila mensili per gli esperti missilistici, mentre emblematico è il caso dei mercenari polacchi che guadagnano fino a mille euro al giorno.



Insomma, attorno ai soldi ruoterebbe, secondo lo scrittore, tutta la questione dei mercenari mutilati in Ucraina. Pratica comune tra i militari, infatti, è quella di stipulare, prima di partire per una guerra, soprattutto se pericolosa, delle assicurazioni sulla vita. Pacchetti specifici per i mercenari, dai costi ovviamente molto alti e dai contenuti, ancor più ovviamente, assolutamente riservati ma che, in linea di massima, prevedono per le famiglie dei militari morti compensi elevatissimi. Tuttavia, affinché il pacchetto assicurativo possa essere incassato, occorre che l’assicurazione abbia una prova con DNA dell’avvenuto successo. Da qui originerebbe la storia dei militari mutilati in Ucraina, al fine di inviare una parte del corpo ai periti assicurativi, affinché possano riconoscere il decesso come realmente avvenuto.