Il conflitto tra Russia ed Ucraina potrebbe, presto, attraversare una nuova importante speranza, con l’avvio di una nuova missione di pace da parte di una delegazione di stati dell’Africa. Una missione, però, che per ora appare ancora piuttosto frammentata e complicata, anche per via delle numerosa molteplicità di voci ed opinioni che animano il continente, che in parte appoggia il Cremlino, in parte Kiev ed anche chi si è detto neutrale in merito. La mozione presentata e votata dalla NATO per il ritiro delle truppe russe dall’Ucraina, infatti, venne votata a favore da 30 stati e negativamente da 24, ma la maggior parte in realtà si astenne.
La missione di pace africana in Ucraina
Complessivamente, comunque, nonostante la frammentarietà di opinioni sulla guerra tra Russia ed Ucraina, la missione di pace africana sembra aver già raccolto alcuni timidi consensi, in particolare dall’Europa. Sono, contestualmente, anche state avviate delle vie diplomatiche che porteranno una delegazione di stati africani prima a colloquio con Zelensky, e poi con Putin, per raccogliere le loro opinioni e richieste, cercando una mediazione che possa metterli, in qualche modo, d’accordo.
La delegazione di stati che dovrebbe guidare le discussioni di pace tra Russia ed Ucraina è composta da Egitto, Zambia, Sudafrica, Uganda, Repubblica del Congo e Senegal. Tra tutti, secondo alcuni osservatori, potrebbero comporre una buona equipe per le discussioni perché, rapportate alle votazioni in sede NATO, hanno presentato tutti e tre i punti vista sul conflitto, con le prime due che sostengono l’Ucraina, le successive tre che si sono dette a favore della Russia (o hanno espresso posizioni vicine a Putin) e l’ultima neutrale. Non si tratta, necessariamente, di punti di vista che potrebbero essere ritenuti diplomaticamente favorevoli al colloquio, ma che saranno almeno in grado, da un lato, di rappresentare la pluralità di interessi dell’Africa e, dall’altro, di dar peso all’opinione del proprio alleato. Di contro, Kiev, avvisato della possibile missione di pace africana, e dei vari nodi (tra cui il ruolo del Sudafrica, affine alle posizioni della Russia e già sanzionato dagli USA a causa di queste), l’ha accolta positivamente, sottolineando che potrebbe essere un via ad un percorso di dialogo, magari poi coordinato da altri attori.