Gli Stati Uniti non sono gli unici ad essere contrari all’ingresso dell’Ucraina nella NATO. Dopo il “no” di Joe Biden, è arrivato anche quello della controparte russa. Dmitry Peskov, portavoce del Cremlino, come riportato da Insider Paper, ha affermato che l’adesione avrebbe “conseguenze molto negative per l’intera architettura di sicurezza dell’Europa, che è già in gran parte distrutta”.



Inoltre, ha aggiunto che l’appartenenza di Kiev al blocco militare occidentale rappresenterebbe “un pericolo assoluto e una minaccia per il nostro paese” che richiederebbe una risposta “ferma” da parte di Mosca. Non è la prima volta, tra l’altro, che la Russia avverte in merito ai rischi che questa mossa potrebbe comportare. L’ipotesi di una terza guerra mondiale in questo modo diventerebbe sempre meno remota. Secondo l’articolo 5 della carta della NATO infatti le Nazioni membri “concordano che un attacco armato contro una o più di esse, in Europa o in Nord America, sarà considerato un attacco contro tutte”.



Ucraina nella NATO? L’ipotesi e le reticenze dei diversi Paesi

L’ipotesi dell’ingresso dell’Ucraina nella NATO al momento sembrerebbe comunque abbastanza remota. Non per le minacce della Russia, bensì di quelle dei Paesi membri. Anche la Germania, oltre gli Stati Uniti, ne avrebbe. Da Berlino non ci sarebbe approvazione verso una “corsia preferenziale” per Kiev. Lo ha rivelato Bild citando un documento interno del Governo tedesco e persone a conoscenza della trattativa.

I leader dell’Organizzazione comunque si incontreranno in Lituania martedì prossimo per un vertice che avrà come focus la risposta dell’alleanza all’assalto della Russia all’Ucraina e la spinta di Kiev per l’adesione. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky da parte sua ha ammesso che non si aspetta che il suo Paese si unisca effettivamente alla NATO prima della fine del conflitto, ma che spera che il vertice dia un “segnale chiaro” sull’intenzione di portare l’Ucraina nell’alleanza.