La guerra in Ucraina sembra procedere sempre di più verso un punto di non ritorno tra i due combattenti nella totale assenza di proposte concretamente realizzabili, o che trovino il consenso di entrambi i belligeranti: l’ultima (mezza) proposta è stata anticipata dal Financial Times che avrebbe avuto modo di parlare dei futuri piani sulla guerra e sulla pace con alcuni “funzionari occidentali” e con alcuni “funzionari ucraini” che sarebbero attualmente alle prese con una proposta che – se analizzata nel dettaglio – scontenterebbe sia l’Ucraina che la Russia e non creerebbe nessuna concreta base su cui costruire una vera e duratura pace.



Partendo dal principio, però, l’ipotesi che è stata fatta dai funzionari al Financial Times prevederebbe una sorta di cristallizzazione del conflitto agli attuali confini, con l’Ucraina ‘costretta’ a cedere tutti i territori conquistati dalla Russia negli ultimi tre anni di conflitto (con la formula ‘de facto’ più che con quella ‘de iure’): in cambio Kiev potrebbe vedere un’importate accelerazione del suo percorso di adesione alla NATO e in futuro si potrebbe parlare anche di trattative con l’invasore per la riconquista diplomatica dei territori occupati.



Zelensky respinge l’accesso alla NATO in cambio dei territori: “L’Ucraina deve restare unita”

Una soluzione – quella avanzata dal Financial Times – che non sembra piacere né all’Ucraina (ma ci arriveremo), né alla Russia: quest’ultima non sembra aver ancora rilasciato commenti a quelle che sono – di fatto – solamente congetture ed ipotesi tutt’altro che ufficiali ma è difficile dimenticare che una delle motivazioni più volte addotte da Putin per l’invasione del febbraio 2022 è stata proprio la sempre più ferma volontà di Kiev di avvicinarsi ed accedere alla NATO in una sempre più inaccettabile (almeno per Putin) espansione ad Est dell’Alleanza; così come non è credibile che Putin in futuro si sieda ad un tavolo negoziale per restituire i territori occupati al governo ucraino.



Dall’altra parte, neppure l’Ucraina sembra voler veramente accettare (o valutare) l’ipotesi del FT perché come ha ricordato ieri sera lo stesso Zelensky in un post condiviso sui social in nessun caso accetterà proposte che non prevedano anche l’immediato ritorno ai confini pre-bellici, possibilmente recuperando anche la Crimea occupata ormai da una decina di anni: “Non ci sarà – promette Zelensky senza mai citare direttamente il quotidiano inglese – alcun commercio di sovranità o territori“, rilanciando il piano di pace presentato (e respinto) negli States qualche giorno fa.