AMM. BAUER A KIEV: “UCRAINA E NATO SONO VICINE PIÙ CHE MAI”
In visita per la prima volta dall’inizio della guerra in Ucraina, è intervenuto oggi a Kiev l’ammiraglio Rob Bauer, il capo del Comitato militare della NATO: si tratta di fatto del terzo in scala gerarchica nella catena decisionale dell’Alleanza. Nei giorni in cui dall’Ue all’Usa fino alla stessa Russia, si parla di quella proposta lanciata dal Presidente francese Emmanuel Macron – ovvero del possibile invio di soldati NATO in Ucraina – il n. 3 dell’Alleanza interviene al 16° Forum annuale sulla sicurezza di Kyiv (KSF): «profondo rispetto per il coraggio e la forza che dimostri sia dentro che fuori dal campo di battaglia. La mia visita – la prima delegazione militare della NATO a visitare l’Ucraina dopo l’invasione su vasta scala – dimostra che la NATO e l’Ucraina sono più vicine che mai».
Secondo l’ammiraglio Bauer il sostegno all’Ucraina deve mantenersi e anzi aumentare nelle prossime settimane: Kiev chiede con Zelensky l’invio di aiuti militari e anche di istruttori per l’esercito, mentre per ora ufficialmente non vengono richieste truppe occidentali tra le linee ucraine. Ma è proprio in risposta a tali richieste che l’ammiraglio della NATO ravvisa nel suo discorso pubblico: «Ucraina e NATO sono più vicine che mai, ogni giorno che passa ci avviciniamo, più interoperabilità e più intrecciati». Insieme, dichiara il capo del Comitato militare NATO, «stiamo facendo tutto il possibile per rendere l’Ucraina un membro della nostra Alleanza».
IL DISCORSO DEL N.3 NATO: “SERVE UN SOSTEGNO IMMEDIATO”. DA MOSCA…
Da Mosca arriva intanto una risposta “piccata” alla possibilità che vi siano truppe NATO per un futuro prossimo in Ucraina: «Abbiamo ancora bisogno di informazioni precise. Finora, per quanto ho capito, non c’è nulla di preciso al riguardo», ha affermato il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov in una conferenza stampa, «In ogni caso, abbiamo già detto più di una volta che l’invio di contingenti militari stranieri in Ucraina comporterebbe conseguenze molto negative, conseguenze addirittura irreparabili».
Sempre nel suo discorso da Kiev, Rob Bauer ha poi affermato che gli alleati dell’Ucraina non dovrebbero essere troppo pessimisti sulla capacità di respingere le truppe russe: al contempo, ha chiesto che importanti pacchetti di aiuti vengano consegnati rapidamente. «L’Ucraina ha bisogno di ancora più sostegno. E ne hai bisogno adesso. Il tempo in Ucraina non si misura in giorni, settimane o mesi. Si misura in vite umane. Nelle nazioni alleate una settimana è una settimana. In Ucraina una settimana è una madre, un padre, un figlio, un amico, un amante, perduto per sempre». Chiudendo il suo discorso al Forum sulla sicurezza, l’ammiraglio NATO ha elogiato la resilienza e la capacità dell’Ucraina di adattarsi rapidamente, modificando il “canovaccio” della guerra moderna: «Anche se il mondo potrebbe essere stato eccessivamente ottimista nel 2023, non dovremmo commettere lo stesso errore diventando eccessivamente pessimisti nel 2024», ha esortato Bauer, che ha poi incontrato anche il capo dell’esercito ucraino Oleksandr Syrskyi e il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba sulle prospettive dell’addestramento al combattimento dei militari ucraini.