Andriy Yermak è tra gli uomini più influenti ed importanti in Ucraina occupando la posizione di vice e fedele alleato (e forse amico) del presidente Zelensky, al suo fianco fin dai primissimi momenti della guerra contro la Russia che ormai va avanti senza sosta da più di due anni. Una guerra, però, sottolinea fermamente in una lunga intervista rilasciata per Politico, che non si potrà concludere con una resa da parte di Kiev, ma neppure con un accordo pacifico con Putin.



D’altronde Yermak non ha mai nascosto che la situazione sul campo per l’Ucraina sia sempre più vicina ad “un momento critico“. Gli aiuti americani, infatti, tardano e scarseggiano, mentre gli attacchi da parte di Putin si fanno sempre più frequenti, seppur mirati contro infrastrutture critiche, in quella che secondo Yermak è la prima fase di una nuova, grande, offensiva russa. “Sappiamo che Putin sta preparando una nuova ondata di mobilitazione“, spiega il numero due dell’Ucraina, “e riteniamo che nuove operazioni di controffensiva da parte dei russi potrebbero iniziare alla fine di maggio o all’inizio di giugno” e proprio per questo, ribadisce, “abbiamo ancora un fondamentale bisogno di ulteriori sistemi di difesa aerea”.



Yermak: “I russi non vogliono trattare, vogliono solo distruggere l’Ucraina”

Il problema più grosso dell’Ucraina, ribadisce Yermak, non è tanto la possibilità di resistere sul campo, quando “il tempo. Vorrei sottolinea che adesso è un momento critico”, ribadendo ancora una volta che “è molto importante che il pacchetto venga approvato“. Di contro, però, ritiene anche che “ci deve essere una vendetta per ciò che i russi ci stanno facendo”, ed in tal senso vanno gli attacchi condotti sul territorio russo, “poiché l’unico linguaggio che capiscono è la forza”.



Sempre a Politico, inoltre, Yermak ha spiegato che in Ucraina “le persone possono dire che sono stanche, ma se chiedi loro se vogliono scendere a compromessi con la Russia, sono enfatiche e dicono di no”. Ritiene che l’umore del suo popolo sia “ancora molto forte” e seppur sia “naturale che le persone sono stanche dopo due anni”, tutti sono ancora convinti “della nostra vittoria. I russi non sono interessati ad alcun negoziato. Vogliono la capitolazione dell’Ucraina. Ma”, promette, “ciò non accadrà mai: non accetteremo alcun compromesso sulla nostra indipendenza, sulla nostra integrità territoriale, sulla nostra libertà”. Tuttavia, Yermak ha anche precisato che manca, in questo momento, l’appoggio ad una nuova mobilitazione, perché Zelensky rimane “il presidente del popolo” e “per lui è molto importante che le persone facciano qualcosa non solo perché gli è stato ordinato”.