Gli Stati Uniti hanno approvato questa settimana un pacchetto di aiuti militari da ben 61 miliardi di dollari in favore dell’Ucraina. Joe Biden, il presidente a stelle e strisce, ha firmato il disegno di legge lo scorso 24 aprile, ordinando poi l’invio immediato dei primi rifornimenti dal valore di un miliardo di dollari nel giro di pochi giorni. “Il Congresso ha approvato il mio provvedimento legislativo per rafforzare la nostra sicurezza nazionale e inviare un messaggio al mondo in merito alla potenza della leadership americana: sosteniamo risolutamente la democrazia e la libertà contro ogni tirannia e oppressione”, ha specificato Joe Biden.



L’intera fornitura dovrebbe raggiungere Kiev entro la prossima estate e dovrebbe consentire di rallentare l’avanzata dell’esercito russo e a Kiev di guadagnare tempo, almeno un anno. Ma c’è chi pensa che alla fine il pacchetto sbarcherà in Ucraina solamente fra diversi mesi per questioni logistiche e burocratiche, come ad esempio il politico di opposizione Vadym Ivchenko, secondo cui l’obiettivo attuale delle forze ucraine è quello di “mantenere la linea” fino appunto all’arrivo di nuove forniture, per poi cercare di riconquistare altri territori nel Donetsk.



UCRAINA, PACCHETTO DI AIUTI: L’APPELLO DI BILL BURNS

Lo scorso 18 aprile il direttore della CIA, Bill Burns, aveva avvertito circa il fatto che l’Ucraina si sarebbe trovata in una posizione “terribile” se il Congresso non avesse approvato il pacchetto di aiuti: “Esiste il rischio molto reale che gli ucraini possano perdere sul campo di battaglia entro la fine del 2024, o almeno mettere Putin nella posizione di poter sostanzialmente dettare i termini di una soluzione politica”, aveva detto.

Fortunatamente tale situazione sembrerebbe essere stata scongiurata con l’approvazione ed ora secondo Burns le forze ucraine dovrebbero essere in grado di “resistere” per tutto quest’anno, tenendo conto che nei nuovi aiuti saranno presenti delle forniture di munizioni per almeno 12 mesi. Le nuove forniture americane, secondo Kyrylo Budanov, capo dei servizi di intelligence militare ucraini, dovrebbero permettere di respingere un’offensiva russa che dovrebbe arrivare a maggio e che viene considerata rilevante. Le forze ucraine prevedono infatti un attacco ad est con l’obiettivo di conquistare il Donbass, e ciò rappresenterebbe una vittoria psicologica molto importante per la Russia.



UCRAINA, PACCHETTO DI AIUTI: SERVONO SISTEMI DI DIFESA AEREA

L’Ucraina ha inoltre un disperato bisogno, come scrive l’Economist, di sistemi di difesa aerea, ed è per questo che nei nuovi aiuti americani ci saranno probabilmente anche alcuni missili. Le infrastrutture e le linee del fronte sono scoperte, e ciò rappresenta un altro problema.

Ovviamente i nuovi aiuti rappresentano una spinta psicologica per l’esercito ucraino ma nel contempo Putin potrebbe decidere di accelerare i tempi con una offensive nel brevissimo termine di modo da guadagnare quanto più territorio prima che l’esercito di Kiev si “riorganizzi”. Nei prossimi mesi, quando Kiev sarà adeguatamente armata, qualsiasi offensiva potrebbe comunque portare ad un nulla di fatto o a delle piccole vittorie ma con grandi sacrifici in vite umane, ciò che del resto sta facendo la Russia da inizio 2023.