L’Ucraina sta tenendo dei colloqui esplorativi con alcuni funzionari dell’Unione Europea in merito alle future regole sull’immigrazione, di moda da garantire che un numero maggiore di cittadini possa fare ritorno a casa l’anno prossimo, rafforzando esercito ed economia. A scriverlo è il sito americano Politico, citando due diplomatici dell’Unione Europea che hanno familiarità con tale argomento. Poche settimane dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, due anni fa, furono milioni gli ucraini che fuggirono nell’Unione Europea, grazie ad una direttiva generale sulla protezione temporanea concessa agli stessi cittadini.



Si trattava ovviamente di una misura eccezionale alla luce dell’afflusso massiccio di persone scappate dalle numerose città ucraine. Si calcola che a novembre del 2023 4,2 milioni di persone abbiano beneficiato di tale direttiva che però scadrà a marzo 2025. L’Ucraina sta ora cercando di incoraggiare il ritorno a casa dei suoi cittadini, favorendo i rimpatri, e alcuni diplomatici stanno quindi cercando di capire quali saranno le regole dell’Ue dopo il mese di marzo 2025, e nel contempo si sta cercando di capire se Bruxelles sosterrà i rifugiati anche nel caso in cui il conflitto dovesse continuare oltre quella scadenza.



UCRAINA, PRESSING SULL’UE PER I RIMPATRI: IL COMMENTO DI LESHCHENKO

Serhiy Leshchenko, consigliere dell’ufficio presidenziale di Zelenskyj, ha fatto sapere che “Credo che i paesi ospitanti dovrebbero smettere di sostenere i rifugiati in modo che possano tornare a casa”. Il riferimento è a quegli uomini ucraini di età compresa fra i 18 e i 65 anni che si sono rifugiati in Europa ma che a breve potrebbero fare comodo all’esercito ucraino per combattere. Leshchenko ha aggiunto che stava parlando a titolo personale “Ma penso che i miei pensieri riflettano quelli di molti ucraini, che ora vivono in Ucraina, così come di molti funzionari statali, che hanno a cuore la stabilità economica dell’Ucraina”.



L’Ucraina starebbe quindi facendo pressione all’Ue per incoraggiare il ritorno in patria dei rifugiati. Si stiamo che più di 750mila uomini siano fuggiti in Europa, nel contempo si sta per approvare un disegno di legge sulla mobilitazione per abbassare l’età della leva da 27 a 25 anni.

UCRAINA, PRESSING SULL’UE PER I RIMPATRI: LE PAROLE DEL SEGRETARIO DI STATO BELGA

“Questa legge è necessaria per la difesa del nostro Stato e ogni soldato che è attualmente al fronte. Deve essere approvato il prima possibile”, ha commentato il ministro della difesa ucraina Rustem Umerov. “Stiamo proteggendo le persone che sono fuggite dall’Ucraina a causa della situazione pericolosa e continueremo a farlo”, ha detto invece a Politico il segretario di Stato belga per la migrazione Nicole de Moor, che presiede l’incontro.

“Anche se non sappiamo come sarà la situazione nel marzo 2025, dobbiamo prepararci a diversi scenari futuri nell’interesse dei nostri amici in Ucraina e nell’interesse delle persone che sono fuggite dall’Ucraina”. Prima della guerra in Ucraina vivevano più di 40 milioni di persone, mentre ad oggi dovrebbero essere circa 35 milioni: secondo l’Ue la popolazione potrebbe scendere a meno di 29 milioni nei prossimi 30 anni.