Ucraina: “Nessuna prova che Prigozhin sia morto”

Kyrylo Budanov, capo dell’intelligence militare ucraina, in una recente intervista rilasciata per il Financial Times ha sollevato alcuni dubbi sulla versione ufficiale del Cremlino sulla morte di Yevgeny Prigozhin, l’ex leader del gruppo paramilitare russo Wagner. Quest’ultimo gruppo militare, ufficiosamente alle dipendenze della Russia, era precedentemente molto attivo sul teatro ucraino, salvo poi venir dislocato quasi completamente in Africa dopo il tentato golpe architettato proprio dall’ex capo.



Secondo il capo dell’intelligence ucraina, però, qualcosa sulla presunta morte di Prigozhin non tornerebbe. “Non vorrei affrettarmi a trarre conclusioni”, ha precisato Budanov, “e non sto dicendo che non sia morto o che sia morto. Sto dicendo”, ha precisato, “che non ci sono prove che sia morto“. Di fatto, il corpo del mercenario non è mai stato mostrato a nessuno se non, probabilmente, a pochi dipendenti scelti del Cremlino, e fin dalla morte i dubbi sono stati parecchi, sia in Ucraina, che all’interno della Wagner, che nella stessa Russia. E proprio il gruppo paramilitare, sottolinea ancora Budanov, “esiste ancora. Le informazioni sullo scioglimento non sono vere e”, ribadisce, “la dichiarazione sulla morte del leader del gruppo, Yevgeny Prigozhin, non può essere verificata”.



Cosa è successo a Prigozhin

Insomma, l’Ucraina tra tutti i sostenitori del fatto che Prigozhin non sia effettivamente morto, sembra essere quello che ci crede di più, pur riconoscendo che si tratta di informazioni non verificabili e che, probabilmente, non verranno mai confermate o smentite. Secondo la teoria (complottistica?) maggiormente citata, il leader Wagner sarebbe effettivamente morto, ma per mano di Nikolai Patrushev, braccio destro di Putin e addetto alla sicurezza nazionale, che ha piazzato un ordigno sul suo aereo prima del decollo.

La posizione dell’Ucraina non è mai stata confermata, mentre la Russia, ovviamente, ha negato ogni coinvolgimento nella morte di Prigozhin. Secondo il presidente russo Vladimir Putin, infatti, la morte è stata frutto di una semplice fatalità, causata “probabilmente da una granata che i suoi si erano portati a bordo“. L’unico certificato della morte del leader Wagner è la sua tomba, nella periferia di San Pietroburgo.