L’Ucraina chiede garanzie di sicurezza e, qualora le ottenesse, sarebbe pronta a rimanere neutrale, rinunciando dunque all’ingresso nella NATO. Questo è quanto si evince chiaramente dalle dichiarazioni rilasciate dal presidente Volodymyr Zelensky, il quale ha sottolineato in un video pubblicato dai media ucraini che “non abbiamo paura della Russia, non abbiamo paura di parlare con la Russia, di parlare di tutto. Garanzie di sicurezza per il nostro Paese e uno status neutrale. Ma ora non siamo nella NATO: quali garanzie di sicurezza avremo? Quali Paesi ce ne daranno?”.



Frasi contraddistinte da un notevole peso specifico, visto e considerato che il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov aveva affermato che “lo stato neutrale e il rifiuto di ospitare sistemi d’arma (offensivi) sono le linee rosse di Putin per l’Ucraina” e, in tal senso, Zelensky pare avere intravisto uno spiraglio per uscire dal conflitto al più presto. Non si accontenta, però, e, comprensibilmente, vuole che gli siano date certezze affinché l’incubo non si ripresenti alle porte di Kiev



ZELENSKY E UCRAINA PRONTI A PARLARE CON LA RUSSIA: “DIALOGO DOVRÀ AVVENIRE, PRIMA O POI”

Il presidente dell’Ucraina ha altresì precisato che “la Russia dovrà parlare con noi prima o poi per mettere fine alle ostilità e fermare questa invasione. Prima inizia questo dialogo, minori saranno le perdite per la Russia. I russi che manifestano per la pace dovrebbero lottare per noi”, ha aggiunto Volodymyr Zelensky, che ha parlato in lingua russa ai suoi interlocutori nel suo messaggio andato in onda in televisione: “Stanotte sono cominciati i bombardamenti sulla città di Kiev, non succedeva dal 1941. Se siete per la pace, lottate per noi contro la guerra”.



Zelensky ha avuto anche un colloquio con il presidente della Polonia, Andrej Duda, evidenziando la necessità di allestire “una coalizione contro la guerra”. Ha quindi lanciato un “appello ai Nove di Bucarest per aiuti alla difesa, sanzioni, pressioni sull’aggressore” attraverso il suo profilo Twitter, dove ha sottolineato: “Difendiamo la nostra libertà, la nostra terra. Abbiamo bisogno di un’assistenza internazionale efficace”.