DOPO L’UCRAINA ANCHE LA RUSSIA “SMENTISCE” LA MISSIONE DI PACE DEL VATICANO

Non solo, Kiev, ora anche la Russia smentisce di fatto una “missione in corso” per la pace tra Ucraina e Mosca con la mediazione del Vaticano. Nelle consuete dichiarazioni alla stampa rese dal portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, viene riportato il pensiero di Putin che sul tema è assai simile a quanto fatto sapere dal Presidente ucraino Zelensky: «Il Cremlino non è a conoscenza di una iniziativa di pace del Vaticano per mettere fine alla guerra in Ucraina».



Intervenuto in conferenza stampa, il portavoce di Putin ribadisce più volte «non, non si sa nulla» rispondendo sulla missione vaticana: tanto l’Ucraina quanto la Russia, al momento, sembrano allontanare i tentativi di mediazione posti dalla Chiesa in questi mesi. «Il coinvolgimento della Germania nel conflitto in Ucraina cresce ogni giorno di più e le armi inviate all’Ucraina sono già usate per colpire il territorio russo, perché il Donbass è una regione russa», attacca poi Peskov ritenendo l’Occidente troppo “schierato” su Kiev per cercare di attaccare la Russia. Insomma, la pace resta al momento tutt’altro che vicina nonostante i continui sforzi del Vaticano.



LA RISPOSTA SECCA DELL’UCRAINA ALLA MEDIAZIONE DI PACE DEL VATICANO

Non deve essere piaciuto a Kiev la conferenza stampa di Papa Francesco di ritorno dal viaggio apostolico in Ungheria: dopo infatti quelle poche parole dichiarate nel discorso a braccio con i giornalisti sull’aereo – «è in corso una missione di pace del Vaticano per l’Ucraina» – la risposta che arriva dalla Presidenza ucraina è piuttosto secca, quasi seccata.

«L’Ucraina non è al corrente di alcuna mediazione del Vaticano per una soluzione della guerra con la Russia»: lo fa sapere una fonte diretta del Governo di Kiev alla CNN, secondo cui «il presidente Zelensky non ha dato alcun consenso ad una discussione di questo tipo per conto dell’Ucraina: se colloqui sono in corso, stanno avvenendo senza che noi ne siamo a conoscenza e senza la nostra benedizione».



COSA AVEVA DETTO PAPA FRANCESCO E CHE RAPPORTI CI SONO CON L’UCRAINA

Per l’ennesima volta dall’inizio della guerra dunque i tentativi anche pubblici di impostare una mediazione proficua tra Ucraina e Russia da parte del Vaticano non vengono accolti in maniera pienamente positiva dalle parti, Kiev compresa. Ieri sul volo di ritorno verso Roma, Papa Francesco aveva spiegato di essere disposto «a fare tutto quello che si deve fare per la pace in Ucraina». Non solo, si è lasciato anche sfuggire «adesso è in corso una missione, ma ancora non è pubblica. Vediamo come… Quando sarà pubblica la dirò».

Interpellato poi sui colloqui avuti in Ungheria con il metropolita Hilarion – ex ‘ministro degli Esteri’ del Patriarcato Ortodosso di Mosca – Papa Francesco ha risposto in merito alla possibilità di un incontro tra il Pontefice e Vladimir Putin con la mediazione di Orban: «In questo incontro non abbiamo parlato di Cappuccetto Rosso. Abbiamo parlato di tutte queste cose. Si parla di questo perché a tutti interessa la strada della pace». I rapporti tra Vaticano e Ucraina restano comunque buoni, come testimonia la recente visita del Premier ucraino Denys Shmyhal in Vaticano: era lo scorso 27 aprile, non una vita fa, l’incontro nel Palazzo Apostolico Vaticano con Papa Francesco, Card. Pietro Parolin e Mons. Paul Richard Gallagher. «Durante i cordiali colloqui svoltisi in Segreteria di Stato, sono state evidenziate le varie questioni collegate alla guerra in Ucraina, riservando una particolare attenzione all’aspetto umanitario e agli sforzi per ristabilire la pace. Nello stesso contesto, sono stati trattati anche diversi argomenti che riguardano la vita e l’attività delle Chiese nel Paese», sottolineava il comunicato del Vaticano in merito alla visita del Premier ucraino. Resta però la distanza al momento sulla mediazione di pace in quanto Kiev continua a ribadire la necessità di non incontrare il nemico invasore fino a che non ritirerà le proprie truppe e riconsegnerà i territori occupati.