Le foto provenienti dall’Ucraina e che mostrano le soldatesse intente a sfilare in parata con i tacchi stanno facendo rapidamente il giro del web e suscitando la curiosità di molti internauti, decisamente sorpresi dall’insolito abbigliamento (o meglio: dall’insolita calzatura) indossata dalle rappresentanti delle forze militari del Paese dell’Europa dell’Est. In effetti, il quesito sorge spontaneo: perché erano vestite così? La risposta è molto più semplice di quanto si possa immaginare, dal momento che si tratta di una trovata del Ministero della Difesa per le celebrazioni del trentesimo anniversario dell’indipendenza nazionale dopo il crollo dell’Unione Sovietica.



Un modo decisamente singolare per ricordare un momento tanto importante per la storia della nazione, il cui esercito, peraltro, è costituito per il 23% da donne e molte di esse, 13.500 in totale, vengono inviate a combattere in prima linea indossando divise identiche a quelle dei loro colleghi uomini, inclusi gli scarponi militari. Le dirette interessate sembrano averla presa tutto sommato bene: “Oggi, per la prima volta, l’esercitazione si svolge con scarpe con i tacchi – ha commentato Ivanna Medvid, al sito di informazione del Ministero della Difesa, ArmiaInform –. È leggermente più difficile rispetto agli stivali, ma ci stiamo provando”.



UCRAINA, SOLDATESSE SFILANO IN PARATA SUI TACCHI: POLEMICHE

Questa vicenda che vede per protagoniste l’Ucraina, le sue soldatesse e i tacchi ha però un risvolto ulteriore. Come riportano i colleghi de “Il Corriere della Sera”, questo momento istituzionale deciso dal Ministero rende ancora più evidente quanto i ruoli di genere e gli stereotipi condizionino la vita delle donne ucraine. Molte parlamentari hanno protestato in queste ore al cospetto del ministro Andrii Taran, definendo la sua idea “idiota e dannosa”, dal momento che le soldatesse rischiano ogni giorno la loro vita e “non meritano di essere derise”.



Addirittura, Olena Kondratyuk, vicepresidente della Camera, ha chiesto al Governo l’apertura di un’inchiesta, accompagnata dalle scuse alle dirette interessate. Anche sul web si sono sprecati i commenti di sdegno nei confronti di questa iniziativa: si va da “la storia di una parata con i tacchi è una vera vergogna” alle dirette accuse di “sessismo e misoginia” al Ministero. E ancora: “I tacchi alti sono una presa in giro delle donne imposta dall’industria della bellezza”; “E per la Marina cosa prevediamo? Pinne e bikini?”.