Stop ai carri armati tedeschi in Ucraina
Secondo un resoconto di Politico, che avrebbe avuto modo di parlare con quattro persone presenti a Davos in queste ore per il World Economic Forum, la Germania non è intenzionata a mandare i suoi carri armati in Ucraina. Il cancelliere tedesco Olaf Scholz, infatti, ha detto che sarà disposto a dare il via libera solamente quando anche gli Stati Uniti daranno il loro, inviando per i primi i carri armati all’esercito ucraino.
Una scelta che, secondo alcuni commentatori, è abbastanza ragionevole, soprattutto in virtù della vicinanza tra la Germania e la Russia (oltre che dall’Ucraina) e che la renderebbe facilmente vittima di una eventuale ritorsione del Cremlino, sia perché a tutti gli effetti i tedeschi confidano negli Stati Uniti in quanto deterrenti nucleari. A quanto hanno riferito gli interlocutori di Politico, lo scambio di battute sul tema dei carri armati in Ucraina, tra Germania e Stati Uniti sarebbe stato rispettoso nei toni, ma dimostrerebbe anche quanto lontane siano le due potenze dal raggiungere un accordo solido. Infatti gli Stati Uniti pochi giorni fa avevano espresso preoccupazioni sull’invio dei loro carri armati in Ucraina in quanto mezzi complicati da maneggiare ed estremamente esosi in termini di carburante.
La questione dei carri armati in Ucraina
Insomma, sembra che sull’invio di carri armati in Ucraina si sia ancora lontani dal trovare una quadra. Gli Stati Uniti, infatti, continuano ad inviare armi e veicoli di ogni tipo alle forze di Zelensky, mentre la Germania ha sostenuto in più occasioni di essere la potenza mondiale che sta facendo di più per garantire la difesa del popolo ucraino. Di contro, però, nessuno dei due sembra intenzionato a smuoversi sui carri armati.
La Germania, dal conto suo, può vantare il possesso unico di quello che è a tutti gli effetti uno dei più potenti carri armati al mondo, il famoso Leopard, che dovrebbe inviare in Ucraina. Altre potenze possiedono lo stesso modello di carro armato, fornito dai tedeschi, ma non possono inviarlo in Ucraina senza prima l’approvazione da parte del governo tedesco. Gli USA, nel frattempo, tra i carri armati da inviare in Ucraina vanterebbe l’M1 Abrams, che tuttavia ritiene essere difficile da maneggiare, oltre a necessitare di circa 10 litri al chilometro di carburante per aerei. Gli USA non avrebbero ancora commentato le dichiarazioni di Scholz, e non è chiaro se decideranno di ignorare l’appello dell’Ucraina, o apriranno le piste per l’invio dei carri armati.