Difficile in un paese come l’Ucraina distinguere se un fatto criminoso è legato alla politica o alla criminalità. L’attentato rivolto a Vyacheslav Sobolyev, deputato ucraino del partito dell’ex presidente Petro Poroshenko che è costato la vita al figlio di 3 anni, è uno di questi casi. L’aggressione è avvenuta al di fuori di un ristorante italiano di sua proprietà nella capitale Kiev. E’ successo domenica sera, quando l’auto in cui si trovavano è stata colpita da colpi d’arma da fuoco. L’uomo, che era alla guida, è rimasto illeso mentre il bambino è stato colpito ed è poi morto in ambulanza prima di raggiungere l’ospedale. La polizia ha arrestato alcuni sospetti che si trovano sotto interrogatorio e forse ci capita il motivo dell’attentato.



ARRESTATI ALCUNI SOSPETTI

Sobolyev, imprenditore, fa parte del partito dell’ex presidente ucraino, lui stesso uomo di scarsa chiarezza politica e professionale, come quasi tutti gli uomini di potere dell’Ucraina. Persone coinvolte in traffici di fonti energetiche, spesso legate al mondo della criminalità e politicamente capaci di passare della fronte filo sovietico a quello nazionalista. Fatti di terrorismo però legati alla questione dell’invasione russa di alcune zone dell’Ucraina, che si trascina in una guerra da anni, però non si erano ancora registrate a questi livelli, per cui è possibile si sia trattata di una vendetta della criminalità.

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