L’esercito ucraino usa droni cinesi e mortai di fabbricazione ceca contro le forze di Vladimir Putin. Il quotidiano The Sun ha assistito da vicino a concitati momenti di battaglia sul fronte ucraino, che ha visto coinvolta l’Unità delle Forze Speciali nell’atto di contrastare una vedetta in grado di spiare le truppe di Kiev.
Il compito di queste unità mobili equipaggiate con mortai è sondare le linee di difesa dell’esercito russo per individuare eventuali crepe e mantenere la tensione fra le truppe avversarie. In particolare, The Sun ha assistito a un’operazione che ha coinvolto due droni di fabbricazione cinese, uno dei quali quasi bloccato dalle forze russe quando ha sorvolato una “terra di nessuno” tra i due schieramenti. L’altro drone nel frattempo ha perlustrato la riva di un fiume cercando postazioni nemiche. Tra ogni volo successivo, i soldati dell’esercito ucraino hanno cancellato la memoria dei droni, per timore che i costruttori cinesi potessero condividere i dati di localizzazione con le forze russe e svelare così le posizioni delle forze di Kiev. Il Sun ha scoperto l’abitudine dei soldati ucraini di scarabocchiare messaggi sui mortai, un fatto che dall’inizio della guerra è stato utilizzato per raccogliere fondi da destinare all’esercito dell’Ucraina: messaggi personalizzati su missili e proiettili in cambio di donazioni.
Droni cinesi nell’esercito ucraino: “distruggiamo postazioni russe”
Guerra in Ucraina, per l’acquisto dei droni cinesi e delle attrezzature da guerra, ma anche per il mantenimento di un esercito di volontari, si fa affidamento sulle donazioni. “Stiamo distruggendo le posizioni russe, ammorbidendo le loro difese e pungolandoli in continuazione – spiega un soldato al quotidiano The Sun – in modo da costringerli a continuare a muoversi. L’obiettivo è quello di renderli più deboli, in modo che quando lanceremo l’offensiva, i nostri soldati moriranno in minor numero”.
Come riferisce The Sun, gli analisti ipotizzano una spinta a sud da Zaporizhzhia verso il Mare di Azov in modo da tagliare il ponte di terra che collega la Russia alla Crimea occupata. In questo modo si isolerebbero le truppe di Mosca, che potrebbero essere rifornite solo mare o dal vulnerabile ponte di Kerch.A Zaporizhzhia, a circa 20 miglia a sud della città, le immagini satellitari rivelano linee di difesa russe. Tuttavia, il fondatore del gruppo Wagner, Yevgenny Prigozhin, ha minacciato di ritirarsi qualora Mosca non invierà altri proiettili, nonostante funzionari statunitensi citati dal Sun affermino che possieda proiettili in abbondanza.