L’Ucraina da più di un anno e mezzo è nel mezzo di una guerra, violenta e complicata, contro la Russia, che lo scorso febbraio l’ha invasa, facendo scattare risposte da ogni parte del mondo, specialmente in Occidente. La goccia che avrebbe fatto traboccare il vaso tra Mosca e Kiev è stata l’apertura dell’Unione Europea, dopo la domanda presentata proprio dal governo ucraino, all’adesione del paese al blocco europeo.
Ora, però, tra guerra ed aiuti occidentali, sembra che l’Ucraina sia anche sempre più vicina a quel tanto auspicato accesso all’Unione Europea, che in un futuro (forse lontano o forse no) potrebbe anche portarla ad aderire alla NATO. Proprio in questi giorni, infatti, a Londra si sta tenendo un’importante conferenza internazionale nel corso della quale, con la partecipazione di 60 Paesi, si è discusso della ricostruzione dell’Ucraina e del suo futuro all’interno delle varie alleanze occidentali. Il tema della riparazione dei danni bellici non è mai stato messo in discussione, ed anzi sembra che si sia anche arrivati a diversi stanziamenti, ma anche dal punto di vista dell’accesso all’Unione i passi avanti non sono mancati.
L’Ucraina nell’UE? Per von der Leyen è “indubbio”
Insomma, a Londra si è parlato, sì, di ricostruzione dell’Ucraina, ma anche del suo futuro economico all’interno dell’Unione Europea. Leva importante per l’accesso di Kiev nell’alleanza è la ricostruzione economica, secondo quanto riporta il quotidiano tedesco Frankfurter Allgemeine, che verrà sostenuta anche dai 60 paesi partecipanti alla conferenza di Londra, che aiuteranno il paese a dotarsi di un’economia e di infrastrutture neutre dal punto di vista climatico.
Ursula von der Leyen, presidentessa della Commissione Europea, parlando dell’Ucraina ha elogiato gli importanti passi avanti che il paese ha fatto dal punto di vista delle riforme, nonostante la situazione in cui si trova. Ha detto che Kiev ha già ricostruito 2mila km di strade, 40 ponti e circa 900 stazioni ferroviarie e depositi, sottolineando anche come “è indubbio che farà parte della nostra unione“. Ha poi anche sottolineato gli sforzi dell’Ucraina per dotarsi di una serie di norme utili al suo accesso nell’UE, tra cui quella anti corruzione, e tutta una serie di norme edilizie, realizzando nel solo 2022 circa 10 progetti differenti.