Mikhailo Podoliak, braccio destro del presidente dell’Ucraina Zelensky, ha parlato sulle pagine di Repubblica della guerra che da quasi due anni il suo popolo combatte contro la Russia. Un conflitto che, almeno dall’esterno, sembra essere completamente in stallo da diversi mesi, soprattutto dopo la controffensiva che è riuscita a smuovere solamente di pochi metri le truppe russe, mentre gli alleati di Kiev diventano, di mese in mese, sempre più stanchi nel sostenere lo sforzo bellico.



Per l’Ucraina, tuttavia, secondo Podoliak, non c’è alternativa alla “sconfitta dell’aggressore, altrimenti la guerra non finirà. La Russia viola i principi chiave della sicurezza globale e annulla il diritto internazionale”, mentre la loro vittoria gli garantirebbe “garanzie, regole e libertà”. Dal conto suo, d’altronde, dopo tutto questo tempo è chiaro che gli ucraini siano abili combattenti, mentre d’altra parte “la Russia è alla ricerca isterica di armi nella Corea del Nord o in Iran. Mobilita sempre più persone e spende già il 42% del suo bilancio federale in guerra”. La guerra avviata da Putin in Ucraina, sottolinea ancora Podoliak, “non è una guerra territoriale [ma] per il dominio in Europa, per la leadership, per la democrazia e l’autoritarismo”.



Podoliak: “La Russia non si fermerà all’Ucraina”

Spetta ora, secondo Podoliak, alla “coalizione filo-ucraina” fare la scelta giusta, aumentando “la produzione militare” e fornendo “la quantità di armi richiesta“, perché solo così “la guerra avrà un aspetto diverso”. Serviranno, poi, “processi esemplari contro i criminali di guerra, per ripristinare il diritto e la sicurezza globale riducendo il desiderio di altri regimi di mostrare la forza”, mentre nel frattempo “è necessario lavorare duro sull’isolamento della Russia nei mercati globali”.



“La Russia”, spiega ancora il braccio destro del presidente dell’Ucraina, “sta distruggendo il modello di vita che piace ai Paesi europei, compresa l’Italia. Ama attaccare i civili con i missili, e sta ricostruendo la propria economia. Disporrà di un esercito imponente ed esperto in una società che odia la democrazia, la libertà, l’Europa”. Permettere alla Russia di vincere, sintetizza Podoliak, “significherà una vita costante nella paura e nelle guerre. Le armi per l’Ucraina”, invece, “dimostrano che la democrazia sa come difendersi.”, perché “fermare la fornitura porta a conseguenze terribili: la Russia non si fermerà, ucciderà più persone indifese”.