Ucraina, il presidente Volodymyr Zelensky chiude definitivamente alla possibilità, che in precedenza non era stata esclusa, di avviare comunque il processo di apertura di voto per le elezioni presidenziali previste per marzo 2024. In un video messaggio pubblico il leader ha infatti dichiarato che: “Ora non è il momento per pensare a votare, c’è la priorità della difesa, della battaglia da cui dipende il destino dello Stato“. Aggiungendo anche un appello a tutto il popolo ucraino, a non dividersi per questioni politiche, ma restare uniti per un obiettivo comune che è quello di proteggere lo stato e non “disintegrarsi”. In risposta quindi alle voci che avevano sollevato dubbi in merito ad una probabile eccezione alla legge marziale, proprio per permettere il normale svolgimento delle elezioni, Zelensky ha risposto confermando un rinvio.



E uno dei risultati sarà proprio il suo incarico che, senza voto, resterà attivo almeno fino alla fine della guerra. Il ministro degli esteri ucraino Dmytro Kouleba, ha inoltre sottolineato come questa scelta non derivi da una mancata volontà dell’attuale presidente, ma piuttosto da problemi logistici e organizzativi che avrebbero messo ulteriormente in crisi la sicurezza interna del paese.



Zelensky rinvia le elezioni presidenziali in Ucraina: “Dobbiamo restare uniti e pensare alla difesa”

Le operazioni di voto in Ucraina previste per marzo 2024 non si terranno. Confermato il rinvio ufficiale da parte di Zelensky, che rappresenta un dietro front rispetto alla possibilità aperta all’inizio di settembre, di sospendere la legge marziale per permettere il normale svolgimento delle elezioni presidenziali. Era stato proprio il leader ucraino a dichiararsi pronto a tale eventualità, anche se era evidente la necessità di risolvere molte questioni legate all’ordine pubblico e alla sicurezza. Erano stati in molti infatti a sollevare polemiche in merito alla probabiltà di votare lo stesso anche in tempo di guerra.



Perchè con l’istituzione di seggi pubblici si sarebbero creati bersagli perfetti e ulteriori obiettivi di guerra per l’esercito russo, mettendo così in pericolo la popolazione già provata dalla battaglia. Oltre a questo, un altro problema era rappresentato dal voto dei soldati e soprattutto dei numerosi cittadini ucraini che per fuggire dalla situazione si sono rifugiati in paesi esteri.