Gli ucraini che sono fuggiti dalla guerra e si sono rifugiati in Uk sono molti, ma spesso sono stati costretti a separarsi dalle famiglie. Le norme sul rilascio dei visti, come riportato dal The Independent, sono infatti stringenti. “Inizialmente sembrava che la popolazione di Kiev potesse avere un vantaggio rispetto a quella di altri Paesi, con provvedimenti su misura”, ha raccontato Emmeline Skinner Cassidy, che gestisce le famiglie di profughi insieme
ad una associazione.
In realtà non sempre è andata così. “Allo stesso tempo, le persone che sono arrivate nell’ambito del progetto Homes for Ukraine o di altri programmi per le famiglie ucraine, non possono portare con loro nessuno e non possono nemmeno accedere al normale procedimento di ricongiungimento familiare a disposizione dei rifugiati perché non è stato concesso loro lo status di rifugiato. Per portare nel Regno Unito una persona a loro cara, dunque, devono chiedere aiuto a delle persone locali che facciano da volontari per il loro sostegno”.
Ucraini fuggiti in Uk ma separati da famiglie: le denunce
Gli ucraini fuggiti in Uk dall’inizio della guerra che stanno soffrendo poiché separati dalle loro famiglie sono numerosi. È il caso di Andrii Zharikov, un docente ucraino dell’Università di Portsmouth, che vive nel Regno Unito da sette anni. La madre e la sorella minore sono scappate da Kiev e hanno trovato rifugio in Germania. L’uomo ha raccontato di aver “rinunciato” a portarle con lui, perché ha un visto di lavoro che non gli consente di farlo. “Non possono neanche farmi visita dal momento che richiedere un visto turistico con status di rifugiato altrove comporta rischi significativi di rifiuto”.
La situazione è ancora in divenire, ma le famiglie coinvolte sono timorose. “I visti concessi nell’ambito del regime attuale durano solo tre anni. Non è ancora chiaro se il Governo continuerà a consentire agli ucraini che si sono stabiliti nel Regno Unito di rimanere. Inoltre, non è chiaro per quanto tempo i volontari che hanno accolto i rifugiati nelle loro case continueranno a ricevere finanziamenti e sostegno. C’è un urgente bisogno di fornire certezze e soluzioni a lungo termine a questi problemi in modo che gli ucraini in questo paese possano continuare a ricostruire le loro vite in sicurezza”, ha commentato Alex Sciannaca, partner dello studio legale Hogan Lovells.