La crisi migranti in Gran Bretagna è arrivata ad un livello di emergenza tale che alle famiglie ucraine senza casa è stato dato un preavviso di due giorni per lasciare il loro alloggio, perché il Ministero degli Interni ha deciso di trasferire nel loro hotel i richiedenti asilo del centro di Manston, che è sovraffollato. Lo riporta il Times, spiegando che l’Allerton Court Hotel, albergo a tre stelle con 44 camere con bagno privato, ospiterà i migranti della Manica in inverno per alleggerire la pressione sul centro di trattamento nel Kent. Le sette famiglie ucraine e due britanniche senza tetto che vi erano ospite sono state trasferite in strutture che distano 40 minuti di auto dalle scuole che devono frequentare i bambini ucraini. “Ci è stato assicurato che l’hotel era effettivamente vuoto e quindi nessuna famiglia è stata cacciata“, si è limitata a dire una fonte del ministero dell’Interno al giornale britannico.



Alla rabbia dei cittadini si aggiunge quella dei funzionari locali, in quanto non sono stati consultati dal ministro. Ad esempio, una portavoce del consiglio distrettuale di Hambleton ha dichiarato che il Ministero dell’Interno ha confermato la sua intenzione di procedere nonostante le preoccupazioni del consiglio. Anche il consiglio della contea del North Yorkshire ha sollevato preoccupazioni per la mancanza di assistenza sanitaria e di altri servizi di supporto per i richiedenti asilo nel sito. Ma comunque, nonostante gli sforzi per trasferire i migranti da Manston agli hotel, la struttura resta sovraffollata.



MIGRANTI ABBANDONATI IN STRADA: SOCCORSI DA VOLONTARI

Un gruppo di richiedenti asilo provenienti dal centro di immigrazione di Manston ha rivelato di essere stato abbandonato alla stazione dei pullman di Victoria dal Ministero dell’Interno e costretto a dormire all’aperto. Ciò sarebbe venuto all’indomani di un altro episodio simile, con 11 migranti lasciati nella stazione dei pullman senza alloggio o indumenti caldi. Il Ministero dell’Interno, come riportato dal Times, ha negato che i richiedenti asilo coinvolti nel primo incidente erano stati respinti per errore e ha affermato che era stata organizzata una sistemazione per loro. Comunque, sono stati trovati dai volontari di Under One Sky, ente di beneficenza per i senzatetto, che ha fornito loro vestiti e cibo caldo. Inoltre, ha contattato il ministero, che ha organizzato il trasporto in un hotel a Norwich in piena notte. Di fatto, 50 migranti sono arrivati a Londra: molti di loro sono stati accolti da amici o familiari, una dozzina ha trascorso la notte fuori dalla stazione perché non aveva un posto dove andare. Di questi, sei sono rimasti a Victoria anche ieri, gli altri sei sono andati nel centro di Londra nella speranza di ricevere assistenza. I primi sono stati avvicinati dai membri di The Passage, associazione locale per i senzatetto che ha fornito loro pasti caldi, docce e tute da ginnastica. Ha anche fornito assistenza medica e organizzato un alloggio per la notte scorsa.



STUPRI IN HOTEL PER MIGRANTI: DUE DENUNCE

Quanto sopra basta per rendere l’idea di quanto sia complicata l’emergenza migranti in Gran Bretagna, ma c’è anche il problema delle violenze sessuali. Il Times riporta, infatti, il caso di una rifugiata adolescente che è stata presumibilmente stuprata in un hotel che ospita oltre 400 migranti nella zona est di Londra. Si tratta della seconda presunta violenza sessuale nella struttura di Walthamstow nel giro di un mese, dopo che a settembre un uomo era stato accusato di aver molestato un minore di 13 anni. La Metropolitan Police ha dichiarato che sta indagando su entrambi gli episodi, in un momento in cui montano le critiche sul trattamento dei richiedenti asilo collocati in strutture sovraffollate e non sicure. La polizia ha ricevuto una denuncia di stupro il 5 ottobre e arrestato un uomo sulla trentina, ma dopo essere stato preso in custodia, è stato rilasciato su cauzione. Una seconda persona è stata accusata di atti sessuali su un minore di 13 anni a settembre, anche questa rilasciata su cauzione: dovrà comparire davanti ai magistrati di Stratford mercoledì prossimo. “Abbiamo bisogno di un’azione decisa, con una task force dedicata, per smaltire l’arretrato delle richieste di asilo“, l’appello di Enver Solomon, direttore generale del Consiglio per i Rifugiati, secondo cui gli hotel non sono adatti a ospitare per lunghi periodi coloro che fuggono dai conflitti.