Torna in funzione il reparto di terapia intensiva a Udine per il Covid. Le porte si sono riaperte per due malati, entrambi contagiati dalla variante Delta del coronavirus. Un paziente è un 75enne che si è ammalato subito dopo aver ricevuto la prima dose, e quindi non ancora coperto: si è contagiato subito dopo, quindi ha sviluppato la malattia quando non era ancora coperto dal vaccino. L’altro è un 60enne vaccinato con doppia dose, ma affetto da altre malattie. A tal proposito si parla di gravi comorbidità. Si tratta, dunque, dei primi due casi gravi di contagi da variante Delta in Friuli-Venezia Giulia. L’unico precedente è quello di un uomo, poi guarito, che aveva contratto all’estero la variante Delta e che era stato ricoverato sempre a Udine, che è punto di riferimento in regione per quanto concerne la terapia intensiva Covid, di cui Flavio Bassi è il primario. Era da una settimana che non si registravano nuovi ingressi, ora invece ci sono i due malati, uno della provincia di Udine, l’altro del Pordenonese. Entrambi sono intubati, stando a quanto riportato da Tgr Friuli-Venezia Giulia.
“STANNO RISPONDENDO BENE A TERAPIE”
«I due pazienti stanno rispondendo bene alle terapie che abbiamo iniziato e fanno ben sperare», assicura il primario Flavio Bassi. E questo proprio per l’avvenuta vaccinazione. Il medico a tal proposito spiega di essere «fermamente convinto del fatto che la vaccinazione sviluppi una risposta anticorpale di protezione, e quindi è un’arma in più che abbiamo». Il problema è che la terapia intensiva Covid a Udine riapre in estate, in un periodo complicato, in quanto il personale è ridotto, proprio come un anno fa. Tgr Friuli-Venezia Giulia ricorda infatti il 23 luglio 2020, quando furono portati due uomini in reparto, dopo che erano rientrati dall’Albania. Erano padre e figlio, entrambi poi guariti, ma il reparto rimase aperto fino allo scorso giugno ininterrottamente. «Ci aspettavamo di dover riaprire vista la risalita dei contagi e ci siamo fatti trovare pronti», prosegue il dottor Bassi. Quel processo organizzativo, dunque, ha permesso loro di dare una risposta immediata, senza dover ridurre altre attività.