In molte città dell’Ucraina mancano il riscaldamento e l’elettricità, così come in alcuni Paesi limitrofi quali la Moldavia. Una privazione che, con l’inverno alle porte, potrebbe tradursi in una seconda ondata di profughi in fuga da uno Stato dilaniato dalla guerra e aggredito dal freddo invernale. “Nello scenario peggiore, si prevede che prima di Natale possano attraversare il confine fino a tre milioni di ucraini” hanno annunciato fonti di intelligence europea citate dal quotidiano La Repubblica.
“È necessario che gli Stati membri siano pronti ad accogliere un nuovo flusso di sfollati – è quanto dichiara un funzionario europeo citato da la Repubblica, in occasione del prossimo Consiglio straordinario sugli Affari interni – Con l’inverno è probabile che si verifichino nuove partenze dall’Ucraina, in concomitanza con l’aumento dei flussi migratori sulla rotta del Mediterraneo Centrale e dei Balcani occidentali”. Per il momento Intersos, organizzazione non governativa italiana attiva tra Moldavia e Polonia, non ha ancora registrato numeri che possano suggerire l’inizio di questa seconda ondata di profughi dall’Ucraina. Ma l’abbattersi dell’inverno potrebbe cambiare la situazione attuale.
Nuova ondata di profughi dall’Ucraina: “potrebbero riversarsi anche in Europa”
“Ripareremo tutto e andremo avanti, siamo un popolo che non si piega” aveva dichiarato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky alle Nazioni Unite, annunciando contestualmente la costruzione di ulteriori quattromila centri per rifornire di acqua ed elettricità le città dell’Ucraina. Opere che però potrebbero non essere sufficienti in uno Stato completamente privo di elettricità e di possibilità di riscaldarsi durante i lunghi mesi invernali. La maggior parte dei profughi della seconda ondata potrebbe riversarsi nei pressi dell’Ucraina, in Polonia o nella Repubblica Ceca, che però sono già fortemente sotto pressione.
I flussi allora potrebbero spostarsi all’interno dell’Unione Europea, anch’essa già provata. Secondo La Repubblica, si stima che siano 4,7 milioni gli sfollati ucraini in territorio europeo, di cui 1,5 milioni in Polonia, 1 milione in Germania e 460mila nella Repubblica Ceca. In Italia sono attualmente presenti 173.456 profughi dall’Ucraina, suddivisi tra appartamenti e case del sistema diffuso dell’accoglienza, Cas e strutture del circuito Sprar. Numeri che potrebbero rendere molto difficile per il nostro Paese ospitarne ancora di più a fronte della nuova ondata che potrebbe essere mossa dall’arrivo dell’inverno.