L’Ue ha avviato la missione Eumam, con cui addestrerà 15.000 militari ucraini nel territorio europeo. I soldati, come riportato da L’Opinion, si recheranno oltre i confini per tornare più preparati a rispondere all’aggressione dei russi. I Paesi pronti ad ospitarli sono diversi, tra cui in prima linea Polonia Germania.



I polacchi formeranno circa 10.000 combattenti a Zagan, nel sud-ovest del Paese, mentre i tedeschi tra i 4.000 e i 5.000 uomini. La Francia ne avrà assegnati fino a 2.000. Il Belgio invece si occuperà dell’addestramento allo sminamento. L’istruzione data ai soldati sarà infatti di due tipi: collettivo e specializzato. Non si tratterà quindi di provvedere all’addestramento di base del singolo soldato, ma di insegnare loro a operare come un’unità costituite e di dare loro una formazione specialistica, non soltanto nel combattimento ma anche nelle tecniche di coordinamento e assistenza medica. Gli ucraini saranno sotto la responsabilità dello Stato maggiore dell’Unione Europea, guidato dall’ammiraglio francese Hervé Blejean.



Ue addestra 15.000 militari ucraini: il contributo nel conflitto

Il contributo dell’Ue, che addestrerà 15.000 militari ucraini per la controffensiva alla Russia, resta comunque ridotto in confronto a quello degli Usa, il cui sforzo è in queste settimane raddoppiato. Anche il Regno Unito è molto attivo nella causa. Gli inglesi dall’inizio dell’invasione hanno formato 7.500 soldati ucraini sul loro territorio e altri 1.900 sono attualmente presenti lì. A dare aiuto alla operazione britannica sono stati in questo periodo anche altri Paesi come la Svezia e i Paesi Bassi.



Adesso a scendere in campo attivamente sarà anche l’Unione Europea con la missione Eumam, che sta per diventare operativa. Dagli Stati Uniti da tempo si chiede che venga messa mano al portafoglio per dare un contributo rilevante alla lotta contro i russi per fermare la guerra in Ucraina.  I ministri della Difesa riuniti a Bruxelles, in tal senso, hanno deciso lo stanziamento di 16 milioni di euro per finanziare rifornimento di munizioni, attrezzature militari e piattaforme progettate per fornire “forza letale”.