IL VOTO CHOC IN EUROPA SUL POSSIBILE ATTACCO NUCLEARE DALLA RUSSIA

Si tratta di una votazione schiacciante su un tema “choc” quanto andato in scena oggi al Parlamento Europeo: l’Eurocamera ha infatti chiesto all’Unione Europea di preparare al più presto una risposta in caso di attacco nucleare dalla Russia. Sette mesi dopo l’inizio della guerra in Ucraina il rischio enorme di un possibile conflitto nucleare è paradossalmente ancora più “alto” dopo il radicalizzarsi del conflitto a seguito dell’annessione di Putin di ben 4 territori un tempo ucraini. Non solo, per il Cremlino il non aver escluso la casistica di uno scontro nucleare (sebbene abbia accusato la Nato di voler scatenare tale minaccia, mentre «noi dalla Russia vogliamo scongiurare tale rischio») ha avuto una contro-replica allarmata di tutto l’Occidente. Papa Francesco in primis ha suonato l’allarme (non da oggi) sul rischio di una terza guerra mondiale nucleare, lanciando un appello tanto alla Russia quanto all’Ucraina.



Nel frattempo l’Europa, allarmata, prova a prendere le contromisure adeguate all’eventualità disastrosa: così oggi il Parlamento Europeo con una risoluzione ad hoc ottiene un risultato schiacciante, con 504 voti a favore, 26 contrari e 36 astenuti con cui i deputati europei esortano tutti i Paesi Ue e le organizzazioni internazionali di preparare una «risposta rapida e decisiva nel caso in cui la Russia conduca un attacco nucleare». Non solo, la risoluzione passata nell’Eurocamera invita ad un forte aumento «dell’assistenza militare all’Ucraina», la condanna «dei referendum farsa e delle minacce nucleari di Putin» e infine anche «l’istituzione di un tribunale internazionale ad hoc per i crimini contro l’Ucraina».



“SERVE PIANO ANTI ATTACCO ATOMICO RUSSIA”. MOSCA REPLICA: “VOGLIAMO EVITARE GUERRA NUCLEARE, LA NATO…”

Nel testo preparato e votato dal Parlamento Europeo si ritengono «le recenti minacce russe di usare armi nucleari irresponsabili e pericolose»: per questo motivo, si invitano i Paesi Ue e i partner internazionali (la NATO, ndr) «a preparare una risposta rapida e decisiva nel caso in cui la Russia dovesse condurre un attacco nucleare contro l’Ucraina». Nel voto europeo si specifica poi come i recenti attacchi al gasdotto Nord Stream 1 «dimostrano quanto sia pericolosa una politica di crescente dipendenza dai combustibili fossili russi e che l’uso dell’energia come arma è stato portato a un livello più pericoloso». Da Mosca arriva parallelamente una risposta tutt’altro che “incendiaria” in merito al rischio di un’escalation nucleare.



Durante una conferenza stampa convocata per l’occasione, la portavoce del Ministero degli Esteri Maria Zakharova sottolinea «La Russia non intende partecipare all’aumento del grado di retorica nucleare messo in atto dai Paesi Nato-centrici». Secondo la portavoce di Sergei Lavrov, «La Federazione russa è pienamente impegnata nel principio dell’inammissibilità della guerra nucleare». Per il Cremlino il problema è dovuto alla posizione degli Stati Uniti all’interno del conflitto in Ucraina: «Nuove forniture di missili Himars a Kiev evidenziano l’odio di Washington per Mosca», ha aggiunto Zakharova, «Gli americani sono pronti ad aggiungere altri quattro lanciatori e munizioni per un valore di 625 milioni di dollari ai 16 sistemi forniti in precedenza. Immaginate il potere dell’odio che hanno nei nostri confronti». «Non si di quali minacce nucleari da parte della Russia si parli»: lo ha detto l’ambasciatore russo in Italia, Sergey Razov, durante la registrazione di “Porta a Porta” in onda giovedì sera su Rai1.