A Ecomondo 2024, una delle principali fiere europee dedicate alla green economy e alla transizione ecologica che si svolge ogni anno presso il quartiere fieristico di Rimini, si incontrano imprese, istituzioni e stakeholder impegnati nella gestione sostenibile dei rifiuti, nella depurazione delle acque, nell’efficienza energetica e nello sviluppo di modelli di economia circolare. Oltre agli spazi espositivi, Ecomondo organizza conferenze e workshop con esperti e figure istituzionali per discutere di innovazione tecnologica, regolamentazione e modelli di business sostenibili. La fiera ha l’importante obiettivo di supportare l’adozione di pratiche sostenibili e contribuire agli obiettivi europei per la neutralità climatica entro il 2050.



Ed è proprio attraverso una serie di incontri e workshop che il progetto BlueMissionMed, nato nel 2023, si è presentato puntando alla sensibilizzazione e al networking tra le parti interessate. La mission è molto ampia e coinvolge un consorzio internazionale di 16 partner provenienti da sette Paesi del Mediterraneo, includendo università, istituzioni di ricerca e innovazione pubbliche, Ong, associazioni industriali mediterranee e piccole e medie imprese. Alcuni dei principali partner sono istituzioni come il Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) in Italia, MedCities, Ifremer in Francia, Hcmr in Grecia, Csic in Spagna e la Mediterranean Information Society (Metu Ims) in Turchia. Anche l’organizzazione no-profit Wwf e associazioni come MedWaves, MedCruise e BusinessMed partecipano attivamente, insieme a rappresentanti del settore pubblico e delle comunità locali per promuovere soluzioni per la depurazione delle acque e la lotta all’inquinamento marino. L’obiettivo principale di questa partecipazione è stato quello di illustrare le strategie e le tecnologie innovative per la protezione del Mediterraneo, promuovendo soluzioni che vanno dall’energia pulita alla riduzione dell’inquinamento, fino alla salvaguardia della biodiversità.



BlueMissionMed è una missione dell’Unione europea parte dell’iniziativa “Restore our Ocean and Waters by 2030,” con l’obiettivo di migliorare la salute e sostenibilità del Mediterraneo. Questa missione si concentra sulla riduzione dell’inquinamento, la transizione verso un’economia blu a zero emissioni di carbonio e l’adozione di pratiche circolari, cercando di affrontare in modo integrato le sfide ambientali, economiche e sociali del bacino mediterraneo.

A livello regionale, l’Italia ha avviato numerosi progetti pilota lungo le coste mediterranee, come programmi di monitoraggio della qualità delle acque e iniziative per ridurre l’inquinamento causato dalla plastica. Inoltre, il Governo italiano sostiene attività educative per sensibilizzare le comunità locali sull’importanza della salvaguardia dell’ambiente marino e promuove la partecipazione dei cittadini nelle azioni di conservazione e pulizia delle coste.



Per quanto riguarda i numeri, a livello europeo e in Italia, il progetto si traduce in diversi finanziamenti e iniziative. A livello di budget complessivo europeo, il progetto Mission Ocean, di cui la BlueMissionMed è parte, è supportato con oltre 500 milioni di euro fino al 2027 per la transizione verso acque sane. In Italia, i fondi specifici sono gestiti attraverso progetti di ricerca e partnership, e coinvolgono università, enti di ricerca e agenzie governative per l’implementazione di tecnologie e pratiche sostenibili. I Ministeri competenti, come il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e il ministero dell’Università e della Ricerca, collaborano per coordinare e implementare il progetto, assicurando che le risorse siano destinate in maniera efficace per raggiungere gli obiettivi ambientali stabiliti. Il coordinamento a livello nazionale è spesso affidato a istituzioni scientifiche e organizzazioni che lavorano sulla protezione degli ecosistemi marini e costieri, come Cnr e Ispra, oltre a coinvolgere le Regioni e altri enti locali, specie nelle aree costiere.

I fondi sono destinati a diverse iniziative, tra cui ricerca scientifica, riduzione dell’inquinamento, protezione della biodiversità, e promozione di economie locali sostenibili. Ogni progetto deve soddisfare criteri specifici di impatto ambientale e sostenibilità, allineati con le priorità stabilite dall’Ue, e viene monitorato sia a livello nazionale che europeo per garantirne la corretta esecuzione.

— — — —

Abbiamo bisogno del tuo contributo per continuare a fornirti una informazione di qualità e indipendente.

SOSTIENICI. DONA ORA CLICCANDO QUI