La notizia risale a pochi minuti fa: la Commissione dell’Unione Europea ha deciso di avviare un’indagine approfondita sulla fusione tra FCA (Fiat Chrysler Automobiles) e PSA, in quanto, come scrivono da Bruxelles, vi è la forte preoccupazione che la transazione possa ridurre la concorrenza nel settore dei veicoli commerciali leggeri (van) sotto le 3,5 tonnellate nello spazio economico europeo. “I van sono un mercato sempre più importante e Fiat e Peugeot hanno una forte posizione nel settore in molti Paesi UE: valuteremo attentamente”. Come ricorda l’ANSA, “PSA e FCA hanno deciso di non presentare impegni durante l’inchiesta iniziale per rispondere alle preoccupazioni preliminari della Commissione. L’antitrust UE ha ora 90 giorni lavorativi, fino al 22 ottobre 2020, per prendere una decisione. L’apertura di un’indagine approfondita non pregiudica l’esito dell’indagini”. La Commissione ha altresì evidenziato che in numerosi Paesi, PSA o FCA sono già leader di mercato nei veicoli commerciali leggeri.
UE, APERTA INDAGINE SU FUSIONE FCA-PSA: COSA PREOCCUPA LA COMMISSIONE?
Detto dell’apertura dell’indagine sulla fusione fra FCA e PSA, la domanda è d’obbligo: cosa sta preoccupando la Commissione UE? Come riferito da Bruxelles, la Commissione teme che la concorrenza “possa ridursi in modo significativo per alcuni tipi di veicoli commerciali leggeri nei seguenti Stati membri: Belgio, Croazia, Repubblica Ceca, Francia, Grecia, Ungheria, Italia, Lituania, Lussemburgo, Polonia, Portogallo, Slovacchia, Slovenia, Spagna e Regno Unito”. L’indagine preliminare mostra, come sottolineato dall’ANSA, che PSA e FCA hanno gareggiato sempre testa a testa nel settore dei van negli Stati membri dell’UE e anche i prezzi di entrambi i marchi si sono allineati. “La fusione eliminerebbe quindi un importante vincolo competitivo per entrambi, secondo Bruxelles. Inoltre, il mercato dei veicoli commerciali leggeri sembra essere caratterizzato da un livello relativamente elevato di ostacoli all’ingresso e all’espansione, ad esempio la necessità di disporre di una rete di servizi sufficientemente ampia che non è facile e veloce da configurare”.