L’UE, secondo quanto spiega La Verità, è pronta a scagliarsi nuovamente contro la carne rossa, il vino e i salumi, con l’intento, per il quotidiano, di danneggiare il mercato europeo, e soprattutto quello italiano, al fine di promuovere l’ennesima battaglia green. Infatti, mentre alcuni dei prodotti di punta dell’export nostrano vengono pesantemente invalidati, l’Unione Europea sarebbe pronta anche a dare il via libera definitivo alla cosiddetta carne sintetica.



Ciò che l’UE starebbe valutando concretamente di fare è un taglio ai fondi per la promozione interna ed estera di carne rossa, vino e salumi, per un valore economico di oltre 176 milioni di euro. La ragione per cui starebbe valutando questi tagli è dovuta all’indicazione, da parte della Direzione generale agricoltura europea, di possibili rischi cancerogeni derivanti dall’assunzione di quegli alimenti dovuti alla presenza di nitriti e nitrati. Secondo l’UE, inoltre, carne rossa, vino e salumi “sono incompatibili con il documento comunitario Farm to Fork“, che altro non è che una sorta di Green deal applicato al settore agricolo.



UE contro carne rossa, vino e salumi: i danni stimati all’economia italiana

Insomma, per l’UE carne rossa, vino e salumi sono da considerarsi cancerogene e, pertanto, la loro sponsorizzazione interna ed estera dovrebbe essere rivalutata, se non del tutto annullata. Contemporaneamente, però, l’azienda Mesa Meat olandese è prossima a ricevere, da parte della stessa Commissione, il via libera alla commercializzazione della carne prodotta in laboratorio, che invaliderebbe lo stop alla produzione, importazione e vendita del prodotto fortemente voluto dal governo italiano.

A livello di carne rossa, vino e salumi, invece, se l’interruzione dei fondi per la promozione che l’UE sta valutando diventasse effettivo, è piuttosto difficile prevedere quali saranno gli esiti sui settori produttivi italiani, per i quali quelli sono prodotti d’eccellenza. Dal punto di vista del vino, si è già registrato un calo di oltre l’1,5% dell’export (e di oltre il 7% per il principale mercato, ovvero quello americano) e del 4% del consumo interno, mentre il valore di quel mercato si attesta attorno ai 14 miliardi. Dati simili anche per i salumi, che valgono oltre 7 miliardi e per le carni, il cui valore è di 30 miliardi, dei quali 20 per la sola trasformazione.