Chi non rispetta gli impegni sulla tutela del lavoro e dell’ambiente, concordati nell’accordo di libero scambio con l’Unione europea, deve aspettarsi delle sanzioni. È quanto prevedono le regole di sostenibilità per la politica commerciale presente dalla Commissione europea lo scorso giugno. Eppure, quando in ballo c’è il CETA, il trattato internazionale che sancisce l’accordo commerciale di libero scambio tra Canada e Ue, è difficile aspettarsi che sarà proprio quello che accadrà. Nonostante il pressing del Canada, infatti, la Commissione europea si rifiuta di modificare il Ceta per rafforzare l’attuazione del capitolo sulla sostenibilità. Stando a quanto riportato dal quotidiano tedesco Frankfurter Allgemeine Zeitung, è la stessa Commissione europea a bloccare l’applicazione coerente delle nuove regole, che invece il Canada vuole inserire nel Ceta. La Commissione europea non intende prendere in considerazione una revisione dell’Accordo economico e commerciale globale con il Canada (CETA) fino al completamento del processo di ratifica.



Ciò sarebbe emerso dal verbale dell’ultima riunione del comitato congiunto del Ceta, a cui hanno partecipato il ministro canadese del Commercio Mary Ng e il commissario al Commercio Valdis Dombrovskis. Nel documento è riportata tutta la “delusione” del Canadaper la riluttanza dell’UE ad applicare il nuovo approccio al Ceta (come l’imposizione di multe e/o sanzioni per le violazioni degli impegni)“. Il Canada ha, quindi, invitato l’Europa a riconsiderare la sua posizione e a trovare un modo per rendere applicabili i capitoli su lavoro e ambiente. A tal proposito, la Commissione europea ha confermato a FAZ di essere in stretto contatto col governo canadese per trovare il modo di garantire il rispetto degli standard lavorativi e ambientali. Ma l’accordo andrebbe rivisto, cosa che rischierebbe di mettere a repentaglio la piena attuazione del Ceta.



UE “ASPETTARE RATIFICA PRIMA DI RIVEDERE ACCORDO”

Applicato provvisoriamente in gran parte dal 2017, il Ceta è servito ad eliminare il 98% delle tariffe tra le economie di Canada ed Unione europea. La ratifica dell’accordo però è in sospeso in molti Stati membri. Ad esempio, in Germania non è stato ancora approvato l’accordo. Il Canada però ritiene che si possa affrontare la questione delle regole di sostenibilità senza mettere in discussione l’accordo in sé, a differenza di quanto affermato l’esecutivo dell’Ue L’Echo. “L’approccio dell’Ue è che dovremmo aspettare la piena ratifica prima di considerare una revisione dell’accordo. Questo per evitare il rischio di interrompere l’attuazione dell’intero accordo“, ha fatto sapere la portavoce Miriam Garcia Ferrer. Da Anna Cavazzini (Verdi), presidente della commissione per il mercato interno del Parlamento europeo, arrivano invece aspre critiche alla Commissione europea. “Si sta impegnando in un puro greenwashing quando si rifiuta di implementare una maggiore sostenibilità negli accordi commerciali con un partner volenteroso come il Canada“. L’eurodeputata ha rilanciato: “I discorsi della domenica sull’applicazione della tutela del lavoro e dell’ambiente negli accordi commerciali devono trovare riscontro nella realtà“. La questione dovrebbe essere nuovamente affrontata da Ue e Canada alla fine di aprile.

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