Mario Improta, anche noto come Marione, non ci sta. Il vignettista ha commentato la revoca dell’incarico dopo la vignetta choc che accostava l’Ue ad Auschwitz. Ecco le sue parole su Facebook: «La patetica e strumentale montagna di fango che sto subendo per aver osato equiparare la Unione Europea ad un campo di sterminio è la cifra dello schifo del pensiero unico, del politicamente corretto, messo in atto da una banda di criminali che ha devastato l’economia, ridotto alla fame 5 milioni di italiani e accettato senza discutere l’orrore della Grecia. Ma io non sarò mai come voi, ipocriti». Netta la posizione del Pd con Filippo Sensi: «C’è voluto l’intervento #AuschwitzMuseum, dureghello e la mobilitazione del pdnetwork e della società civile sdegnata per spingere virginiaraggi a fare, tardi, quello che avrebbe dovuto evitare di fare: affidare a #Marione la sua propaganda mascherata da educazione civica». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



UE COME AUSCHWITZ: MARIONE NELLA BUFERA

L’Unione Europea rappresentata come il lager di Auschwitz e la Gran Bretagna, personificata da Boris Johnson, nei panni di un deportato che riesce a scappare dei cancelli all’indomani delle elezioni del Regno Unito che hanno sancito un passo avanti verso la Brexit: è questa la vignetta di Mario Improta, “Marione”, finita nella bufera dopo la sua pubblicazione. Il vigenttista, assoldato dal Campidoglio per la realizzazione del fumetto civico distribuito nelle scuole romane, è finito in primis nel mirino del Pd romano, poi era stata la stessa sindaca Raggi a dissociarsi dalla scelta “satirica” del disegnatore. Marione aveva provato allora a metterci una pezza scusandosi per la vignetta e ridisegnandola facendo dell’UE una “latrina” e del Regno Unito un bimbo in fuga con i capelli alla BoJo, ma non più con la divisa a righe dei deportati. Il passo indietro non è bastato a salvargli il posto…



“UNIONE EUROPEA COME AUSCHWITZ”: RAGGI REVOCA INCARICO A VIGNETTTISTA MARIONE

Virginia Raggi ha infatti deciso di revocare l’incarico al disegnatore Marione. Sulle prime la sindaca di Roma aveva espresso il suo dissenso per la vignetta di Improta: “Quella vignetta non ha nulla a che vedere con l’amministrazione ma ci tengo a dire che non rappresenta il mio pensiero e contrasta con la mia sensibilità su temi che mi hanno sempre vista impegnata in prima persona. Bisogna fare molta attenzione quando si toccano tematiche come i campi di sterminio e le persecuzioni naziste”. Oggi era arrivata anche la risposta dell’Auschwitz Memorial, il profilo ufficiale Twitter del Museo del campo di concentramento, a cui si era aggiunta la presa di posizione della Comunità ebraica di Roma, che tramite la presidente Ruth Dureghello aveva precisato: “Fare satira utilizzando Auschwitz è un errore pericoloso. Non si può relativizzare la Memoria per fini politici sopratutto quando ci si assume la responsabilità di produrre materiale per gli studenti. Spero che la collaborazione con il Comune termini quanto prima”. Come riportato da “La Repubblica”, questa mattina, per disinnescare definitivamente le polemiche, diventate di dominio pubblico non solo nel dibattito italiano, la Raggi ha telefonato Marione per comunicargli il suo “licenziamento”.

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