L’Italia è stata deferita dalla Commissione Europea alla corte di giustizia Europea per il mancato rispetto della direttiva sui tempi di pagamento. Le motivazioni riguardano proprio i ritardi di pagamento rispetto alla normativa vigente ed il provvedimento si riferisce alla direttiva che attualmente è in vigore e che impone un termine massimo di 30 giorni per i pagamenti delle pubbliche amministrazioni a tutte le imprese fornitrici.



Commissione Ue contro l’Italia: deferita alla Commissione di Giustizia

L’Italia non è mai stata la punta dei diamante in termini di timing per quanto concerne i pagamenti della pubblica amministrazione, per questo nel passato fu inserito lo split payment sull’iva, proprio per velocizzare e semplificare la burocrazia. Ma i ritardi non si sono fermati e questa volta hanno nuovamente generato altri problemi alle piccole e medie imprese, problemi che non possono essere ignorati dalla commissione Europea che ha deferito l’Italia alla corte di giustizia proprio per determinare le mancanze della pubblica amministrazione.



La commissione europea cerca di prendere a cuore le esigenze delle piccole imprese affrontando le lacune dell’Italia anche a livello normativo così da promuovere i pagamenti tempestivi e migliorare l’equilibrio del tessuto economico e produttivo italiano.

Commissione Ue contro l’Italia: la procedura d’infrazione

La procedura di infrazione che è stata avviata contro l’Italia nel 2021 è motivata dalla normativa europea in materia di pagamenti della pubblica amministrazione che ha escluso dalla sua applicazione il noleggio di apparecchiature per le intercettazioni telefoniche nelle indagini penali. Un’esclusione che, per Bruxelles, Non fornisce ai prestatori dei servizi una garanzia utile affinché si riesca ad essere pagati entro i termini di legge così da far valere i propri diritti.



L’Italia non ha ancora proposto nessuna modifica per allineare alla direttiva alla normativa europea per cui la commissione ha deciso di interferire L’Italia alla corte di giustizia UE. La commissione però ha sottolineato che tutte le misure contribuiscono in modo significativo alla crescita e al miglioramento della liquidità delle imprese.