L’energia ‘pulita‘ è l’obiettivo a cui punta l’Unione Europea. Entro il 2050 si vuole arrivare a zero emissioni di Co2, e per farlo ogni paese del vecchio continente dovrà avvalersi sempre più di energie rinnovabili. L’utilizzo di turbine eoliche, biocarburanti liquidi e pannelli solari permette di ridurre anche le dipendenze dalle importazioni di energia da altri paesi extra-Ue. Ecco che quindi per arrivare a ciò si è già registrato nel 2022 un raddoppio di importazioni di prodotti energetici green, destinato a crescere ulteriormente se i vari stati continueranno a seguire questa direzione.



Nel 2022 l’UE ha speso 28,4 miliardi di euro per le importazioni di prodotti energetici verdi (tra cui turbine eoliche, pannelli solari e biocarburanti liquidi) da paesi terzi, più del doppio rispetto al 2021 (13,3 miliardi di euro) . Concentrandoci poi sui singoli prodotti nel 2022 l’UE ha importato pannelli solari per un valore di 22,6 miliardi di euro, con un aumento del 145 % rispetto al 2021 (9,2 miliardi di euro). Incrementi sono stati registrati anche per i biocarburanti liquidi con le importazioni del 2022 che hanno raggiunto i 5,1 miliardi di euro, in crescita del 49% rispetto al 2021 (3,4 miliardi di euro). Un aumento è stato registrato infine anche nelle importazioni di turbine eoliche, che sono aumentate del 17% a 0,8 miliardi di euro nel 2022, da 0,6 miliardi di euro (2021).



CALANO LE ESPORTAZIONI DI PRODOTTI ENERGETICI GREEN FUORI UE

Se da un lato abbiamo assistito ad un significativo aumento delle importazioni dei prodotti energetici green di contro si sta registrando un calo delle esportazioni. Nello specifico le esportazioni di turbine eoliche sono state valutate a 1,3 miliardi di euro nel 2022, con un calo significativo (-59%) rispetto a quelle del 2021 (3,2 miliardi di euro). I pannelli solari sono stati pari a 0,8 miliardi di euro nel 2022, in crescita del 44% rispetto al 2021 (0,6 miliardi di euro). Le esportazioni di biocarburanti liquidi sono state pari a 1,6 miliardi di euro, in aumento del 23% rispetto al 2021 (1,3 miliardi di euro).



Questi dati si inseriscono in un altro obiettivo che l’UE si è posta, che non contempla solo quello di eliminare in tutto le emissioni di carbonio. Entro il 2030 si vorrebbe arrivare ad un utilizzo delle energie rinnovabili pari al 45% del consumo totale. E l’Unione Europea sta facendo di tutto, anche dal punto di vista normativo, per accelerare questo processo, snellendo anche le procedure per la concessione di permessi per nuovi impianti di energia rinnovabile .