Il Parlamento Ue sembrerebbe avere messo un punto alla querelle sull’accordo sui vaccini trovato tra Ursula von der Leyen e i vertici di Pfizer attraverso uno scambio di sms. La presidente dell’Europarlamento, Roberta Metsola, e la Conferenza dei capigruppo, come riportato da Il Fatto Quotidiano, hanno liquidato i loro colleghi della Commissione Covid che stavano cercando di fare luce sulla questione, rifiutando la richiesta di ascoltare la versione della presidentessa della Commissione Europea.



Ursula von der Leyen dunque risponderà esclusivamente alle domande dei capigruppo e ciò avverrà a porte chiuse. Inoltre, è stata rigettata anche la proposta di eliminare i rappresentanti di Pfizer dal registro dei lobbisti ammessi all’Europarlamento. La domanda era stata presentata come gesto simbolico per condannare il comportamento del numero uno dell’azienda farmaceutica, Albert Bourla, il quale si è rifiutato di dare delle spiegazioni agli eurodeputati sulle modalità attraverso cui è stato stipulato l’accordo da miliardi di dollari.



Ue dice no a Commissione Covid su sms vaccini: la replica

La Commissione Covid, guidata dalla socialista belga Kathleen van Brempt, non ha accolto positivamente il “no” del Parlamento Ue alla richiesta di far venire alla luce la verità sulla questione relativa ai vaccini di Pfizer e agli sms attraverso cui sarebbe stata trovata l’intesa su un tema di rilevanza internazionale. Ci sono ancora tante domande a cui i vertici europei devono rispondere.

“Sono decisioni estremamente gravi e riflettono la separatezza dei potenti. È deplorevole. Le istituzioni europee potranno riconquistare la fiducia dei cittadini nelle nostre istituzioni solo grazie al loro diritto di ottenere risposte attraverso la trasparenza e l’accesso ai documenti”, ha commentato Michèle Rivasi, eurodeputata verde francese nonché membra del Comitato Covid. Anche altre forze politiche, tra cui la Lega, sono dell’idea che non si può oscurare così facilmente la questione. La querelle dunque andrà avanti nelle aule di un tribunale.