L’Unione Europea è pronta ad avviare un’azione legale nei confronti del Regno Unito, accusata di aver violato gli accordi riguardanti la Brexit. Ad annunciarlo è stato negli scorsi giorni Maroš Šefčovič, vicepresidente della Commissione Europea, come riferito dal tabloid Guardian: “L’Unione europea avvierà un’azione legale contro il Regno Unito dopo che il governo di Londra ha deciso unilateralmente di ritardare l’attuazione di parti degli accordi speciali sulla Brexit per l’Irlanda del Nord”.



In base a quanto raccolto dai giornalisti britannici una lettera in mora avvierà una procedura d’infrazione per una presunta violazione da parte della Gran Bretagna del diritto dell’Ue, con l’aggiunta di un’altra lettera che porterà ad un procedimento per una presunta violazione della buona fede da parte dello stesso Regno Unito. Al centro della contesa l’annuncio della scorsa settimana da parte della Gran Bretagna di ritardare “l’imposizione di controlli su alcune merci dell’UE – scrive l’Huffington Post – per dar modo alle imprese di prepararsi con più tempo alle nuove regole”. La lettera ha chiesto azioni rapide per ripristinare il rispetto dei termini del protocollo entro la fine di questo mese.



UE FA CAUSA AL REGNO UNITO PER LA BREXIT: “ECCO PERCHE’ LO ABBIAMO FATTO”

Nel caso in cui la situazione fra l’Ue e il Regno Unito non venisse risolta entro il mese di marzo, l’Unione “può fornire un avviso scritto – scrive ancora l’Huffington – per avviare le consultazioni ai sensi dell’articolo 169 dell’accordo di recesso come primo passo nel processo del meccanismo di risoluzione”. Lo step successivo potrebbe essere la definizione della controversia ad un arbitrato vincolante, e ciò potrebbe portare a sanzioni finanziarie, ma anche alla sospensione degli obblighi Ue, imponendo ad esempio dazi sulle importazioni di merci nel Regno Unito. La questione Irlanda del Nord è sempre stata al centro dell’accordo Brexit, con l’obiettivo di evitare un nuovo confine sull’isola che avrebbe fatto riportare la situazione agli anni bui degli attentati. ”Il protocollo sull’Irlanda e l’Irlanda del Nord – ha ricordato a riguardo Sefcovic – è l’unico modo per proteggere l’accordo del Venerdì Santo e per preservare la pace e la stabilità, evitando al contempo un confine duro sull’isola d’Irlanda e mantenendo l’integrità del mercato unico dell’Ue. Le decisioni unilaterali e le violazioni del diritto internazionale da parte del Regno Unito annullano il suo stesso scopo e minano la fiducia tra di noi. Il Regno Unito deve attuarlo adeguatamente se vogliamo raggiungere i nostri obiettivi. Questo è il motivo per cui oggi stiamo avviando un’azione legale”.

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